BE MY EYES: mi presti i tuoi occhi?

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Udite, udite, cari lettori virtuali!

Dal 15 Gennaio del 2018, è concessa a tutti la possibilità di dedicare anche solo 5 minuti in un’azione di volontariato: non serve aver tempo, soldi o particolari conscenze, bisogna solo munirsi di una connessione ad internet, un dispositivo che si connetta ad essa e soprattuto una App: BE MY EYES.

BE MY EYES, è una applicazione creata dal Danese Hans Jørgen Wiberg, in collaborazione con l’Associazione Danese dei Ciechi (DAB), la quale ha coperto i costi della realizzazione.

Tutto è cominciato quando Hans ha iniziato ad avere una progressiva riduzione del campo visivo: è passato da una condizione normale alla nascita fino a un campo visivo ristrettissimo di soli 5 gradi. Trovandosi a soffrire di questa disabilità, ha pensato di trasformare la propria malattia e l’impegno nei confronti di chi ha problemi simili ai suoi in un’opportunità per rivoluzionare il rapporto tra le persone.

Ci sono tante azioni quotidiane che ogni persona deve mettere in atto per vivere, dalle più piccole alle più grandi, che però, soffermandoci a pensare, non tutti riescono ad attuare con facilità. Questa applicazione infatti punta proprio a questo! Un non vedente può chiedere aiuto mandando un video all’App che a sua volta  lo trasferisce sul display del volontario, che può così rispondere alle domande postegli, come farebbe durante una semplice videochiamata.

Inoltre, sia il volontario che il non vedente possono dare un voto alla sessione oppure, nei casi di un uso inappropriato, segnalarne la scorrettezza.

Attualmente l’App è disponibile per iPhone e per Android (potete scaricarla cliccando QUI); il servizio può essere fornito in diverse lingue, tra cui l’italiano, ma questo dipende ovviamente dalla disponibilità di volontari vedenti che parlino la nostra lingua.

Per questa ragione non ci sono più scuse per rimandare la possibilità di aiutare il prossimo, l’unico requisito è avere più di 17 anni, tutto il resto sono scuse!

Quindi munisciti di un cellulare, una connessione ad internet, riscalda la voce e renditi utile! Ricordati che aiutare gli altri, fa prima di tutto bene a se stessi: l’altruismo riduce lo stress.

  – articolo a cura di Lavinia Fontana

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