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Vi proponiamo un estratto di un articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera, che ci vede purtroppo protagonisti di una situazione spiacevole: le continue multe e fermi amministrativi posti alle auto del servizio Uber (al quale noi stessi ci appoggiamo per l’organizzazione del nostro servizio di trasporto attrezzato per persone con disabilità), nonostante il Tar del Lazio e il Decreto Milleproroghe avessero dichiarato legale Uberblack.

«Sia il decreto Milleproroghe sia la recente ordinanza del Tribunale di Roma — spiega il gm di Uber Carlo Tursi — ribadiscono la piena legalità di Uberblack. Perché la polizia impiega tempo e risorse pubbliche contro Ncc che operano nel rispetto delle leggi? Bisogna intervenire. Così si impedisce a onesti lavoratori di lavorare». Uno di questi, è Claudio Fontana, 57 anni, la cui cooperativa dal 27 agosto al 19 settembre ha subito ben quattro fermi sulle proprie vetture autorizzate tra Garlasco (Pv), Carignano (To) e La Morra (Cn). «Facevo lavorare 13 persone, ora solo cinque. Se i vigili vogliono multarci ok, faremo ricorso forti delle nostre ragioni, ma non possono sostituirsi al giudice disponendo continui fermi amministrativi che ci levano il lavoro e il sonno».

Interessati ad approfondire la questione?
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Uber, l’app californiana dei trasporti, sta sviluppando sempre maggiormente la propria offerta del trasporto accessibile in materia con forte attenzione alla mobilità, all’efficienza e all’indipendenza nel trasporto per gli utenti non vedenti e ipovedenti.

Ecco alcune caratteristiche dell’offerta UBER:

Le tecnologie VoiceOver (iOS) & TalkBack (Android) associate a display di smartphone compatibili con linguaggio braille permettono a utenti con disabilità visive di prenotare in totale autonomia una corsa digitando una destinazione; è altresì possibile utilizzare i comandi vocali per scegliere un punto di partenza e uno d’arrivo.

La modalità di pagamento senza contante semplifica il modo di pagare un servizio riducendo le difficoltà di un non vedente o ipo-vedente di commettere errori o di essere truffato.

Il trasporto ON DEMAND consente agli utenti affetti da cecità di poter trovare un’auto in qualsiasi momento della giornata e in qualunque luogo evitando di dover organizzare con ampio anticipo un trasporto ad HOC come in passato così dando totale indipendenza.

Il sistema GPS in tempo reale utilizzato dall’app traccia e registra ogni spostamento del veicolo in tempo reale. Questo consente all’utente di viaggiare con la massima tranquillità informandolo in tal maniera dei luoghi percorsi e quindi evitando il rischio di frodi.

Altresì UBER consente di condividere la propria ETA e location con amici e parenti così che anche questi possano affrontare con maggior serenità gli spostamenti dell’utente, che in alcuni casi potrebbe essere minorenne o avere comunque gravi difficoltà negli spostamenti. L’app consente di condividere tramite un link informazioni sulla corsa come ad esempio nome e foto dell’autista e il veicolo guidato con relativa targa.

Ecco una testimonianza di MATT SIMPSON, atleta paraolimpico affetto da cecità che usa UBER quotidianamente:

Articolo a cura di Lucio Fontana