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Ormai li avrete visti praticamente ovunque: nei negozi di giocattoli e cianfrusaglie, sui banchetti dei venditori ambulanti e a volte persino nei supermercati; ma soprattutto in mano a praticamente qualsiasi ragazzino o preadolescente. Sono i Fidget Spinner, delle piccole eliche che sfruttano un semplicissimo sistema a cuscinetti a sfera per girare attorno al proprio centro con un attrito minimo.

Moltissimi ragazzini lo utilizzano praticamente in continuazione, magari anche in classe durante le lezioni, con conseguenti lamentele degli insegnati, poiché l’oggetto sarebbe fonte di distrazione. Ma questo interessante oggettino non sembrerebbe essere nato per questo.

Quanti di voi si ritrovano a muovere continuamente le mani, quando siete nervosi o anche semplicemente per passare il tempo? Solitamente ci si ritrova ad arricciarsi una ciocca di capelli, a giocare con il bordo di un foglietto di carta o a tormentarsi l’orlo della maglietta. Per i bambini con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione) e per quelli iperattivi spesso queste cose non bastano a mantenere la concentrazione o a scaricare l’ansia.

Ecco quindi nascere il Fidget Spinner: questo oggetto riesce a tenere occupate le mani, a scaricare l’energia in eccesso e persino a mantenere maggiormente concentrati, magari mentre si sta svolgendo un altro compito.

Il problema è che per molti altri ragazzini questi oggetti possono risultare invece una vera e propria distrazione e la loro diffusione per moda ha portato molti insegnanti a vietarne l’uso in classe, il che porta a penalizzare anche chi ha bisogno di oggetti di questo genere per restare concentrato.

Esistono anche altri strumenti per aiutare a scaricare lo stress e a mantenere la concentrazione facendo andare le dita, come ad esempio il Fidget Cube: un piccolo cubo in plastica che presenta diversi stimoli tattili interattivi su ogni faccia. Una scuola canadese ha invece in ventato delle bici-banco, ovvero dei banchi di scuola con sotto di essi dei pedalini da cyclette incorporati, per permettere ai giovani studenti di mantenere le gambe in movimento, con un doppio vantaggio, poiché studi scientifici hanno infatti dimostrato che l’attività fisica favorisce l’apprendimento.

Anche senza arrivare ad avere diagnosticata ADHD o iperattività moltissime persone (come la sottoscritta) hanno il continuo bisogno di mantenere le mani o le gambe in continuo movimento mentre studiano, lavorano o si trovano in attesa di qualcosa. Oggetti come questi sono davvero un aiuto per riuscire a restare concentrati senza risultare un disturbo per chi ci sta intorno.

Articolo a cura di Luisa Cresti, webmaster