IN SICILIA, FELICI COME UNA PASQUA

Dal 29 marzo al 4 aprile 2018

8 giorni, 7 notti

Questo viaggio ha lo scopo di far conoscere la splendida isola di Sicilia, ricca di storia, cultura, arte e buon cibo.

Decideremo insieme il programma giorno per giorno; quali monumenti visitare, dove andare a pranzo e a cena – sempre con menù alla carta – , quali itinerari compiere per conoscere l’isola.

PROGRAMMA

29 MARZO: Partenza da Milano, Bologna o Pisa in tarda mattina e arrivo a Palermo nel primo pomeriggio. Sistemazione in Hotel a Palermo dove spenderemo tutte le 6 notti.

Alloggeremo presso l’Hotel Casena dei Colli.

30 MARZO: Palermo, prima visita alla città.

31 MARZO: Possibile Giornata ad Agrigento con visita alla valle dei templi

1 APRILE: Escursione sulla costa nord della Sicilia, Bagheria, Termini Imerese e Cefalù.

2 APRILE: Possibile escursione a Segesta, Selinunte, Marsala e Mazzara del Vallo

3 APRILE: Possibile escursione a Castellamare del Golfo, San Vito Lo Capo, Erice e Trapani.

4 APRILE: Oggi e la giornata del ritorno. Compatibilmente con il tempo a disposizione approfitteremo per un’ultima visita a Palermo e per uno shopping dell’ultimo minuto.

Nel pomeriggio prenderemo l’aereo che ci riporterà a casa.

TARIFFE

DUE COPPIE

TRE COPPIE

QUATTRO COPPIE

€  2800,00 per coppia

€ 2450,00 per coppia

€ 2250,00 per coppia

PRENOTA ORA!

I nostri sono sempre viaggi “personalizzati” cioè partono dall’esigenza di un individuo o di un gruppo di persone di recarsi in un luogo. Ci chiedono un’idea, un preventivo e delle soluzioni; noi le prepariamo, pubblicizziamo l’idea, aggreghiamo il gruppo e alla fine entriamo nei dettagli e rendiamo operativo il viaggio. I viaggi sono fatti per persone con disabilità e sono sempre pensati “a coppie”, cioè un disabile ed un accompagnatore. Se la persona disabile non ha l’accompagnatore noi lo troviamo – normalmente – a titolo gratuito. La persona disabile ha a suo carico la quota che è sempre calcolata per coppia. Questo non vuol dire che non si possano aggiungere persone senza disabilità, singole o a coppie.

I viaggi Concrete comprendono TUTTO!

Assistenza 24/24 H; trasporti, da veicoli accessibili e confortevoli a tratte aeree ed in nave; sistemazione in hotel; pasti a “la carte”.

” Che aspettate allora? Preparatevi a partire verso una vacanza unica! ”

Nota: I VIAGGI CONCRETE non comprendono ingressi a musei ed altre location, il visto d’ingresso nei paesi interessati – laddove necessario – e non comprende l’assicurazione per gli infortuni e per il rientro che è obbligatorio fare prima della partenza.

VIAGGIO IN PALESTINA

dal 10 al 18 febbraio 2018

9 giorni, 8 notti

PROGRAMMA

Questo viaggio ha lo scopo di far conoscere di persona i luoghi della cristianità che oggi sono racchiusi nello stato d’Israele. Siccome le distanze sono molto contenute, Gerusalemme sarà una parte importante del nostro tour ma non ci faremo mancare la parte di relax a Eliat e sul Mar Morto, e luoghi spettacolari per la storia e il paesaggio quali Masada e Tberiade.

10 FEBBRAIO: Partenza da Bergamo Orio al Serio alle ore 14 con destinazione Tel Aviv. Di qui, una volta preso il nostro pulmino ci trasferiremo a Gerusalemme. Il nostro hotel sarà il Beit Ben Yehuda.

DAL 10 AL 13 FEBBRAIO: visiteremo Gerusalemme accompagnati da una guida locale in lingua italiana; visiteremo i luoghi che hanno visto Gesù e che sono riportati nel Vangelo ma anche quelli della religione ebraica e mussulmana, come la spianata delle mosche, il muro del pianto, il bazar ed anche realtà più moderne come il museo d’Israele che contiene i “rotoli del Mar Morto” e il “Museo dell’Olocausto”.

14 FEBBRAIO: Escursione al lago di Tiberiade, passando per i luoghi dell’Annunciazione e delle nozze di Cana. A secondo della disponibilità di tempo potremmo anche visitare Haifa sulla costa nord, principale porto israeliano e/o Cesarea, città fondata dai romani. Alla sera ritorno a Gerusalemme.

15 FEBBRAIO: verso sud, percorreremo la valle del Giordano da nord a sud, potremo fermarci al luogo del battesimo di Gesù, poi alla fortezza di Masada voluta da Erode il grande e l’imperdibile Bagno nel Mar Morto. Poi proseguiremo verso sud, per raggiungere Eilat sul Mar Rosso dove pernotteremo per 2 notti. Il nostro hotel: C Home Eilat.

16 FEBBRAIO: Giornata di relax sulle spiagge del Mar Rosso a Eilat.

17 FEBBRAIO: Mezza giornata di relax, di sole e di mare a Eliat, poi nel pomeriggio partiremo alla volta di Tel Aviv. Il nostro hotel sarà: Blue Sea Marble 

18 FEBBRAIO: E’ il nostro ultimo giorno in Israele e nel pomeriggio ci imbarcheremo per arrivare in Italia a tarda sera.

TARIFFE

ISRAELE 9 GIORNI, 8 NOTTI – CON PASTI

QUATTRO PERSONE

SEI PERSONE

OTTO PERSONE

€  4300,00 per coppia

€ 3900,00 per coppia

€ 3700,00 per coppia

ISRAELE 9 GIORNI, 8 NOTTI – CON BED & BREAKFAST

QUATTRO PERSONE

SEI PERSONE

OTTO PERSONE

€  3990,00 per coppia

€ 3590,00 per coppia

€ 3390,00 per coppia

PRENOTA ORA!

I nostri sono sempre viaggi “personalizzati” cioè partono dall’esigenza di un individuo o di un gruppo di persone di recarsi in un luogo. Ci chiedono un’idea, un preventivo e delle soluzioni; noi le prepariamo, pubblicizziamo l’idea, aggreghiamo il gruppo e alla fine entriamo nei dettagli e rendiamo operativo il viaggio. I viaggi sono fatti per persone con disabilità e sono sempre pensati “a coppie”, cioè un disabile ed un accompagnatore. Se la persona disabile non ha l’accompagnatore noi lo troviamo – normalmente – a titolo gratuito. La persona disabile ha a suo carico la quota che è sempre calcolata per coppia. Questo non vuol dire che non si possano aggiungere persone senza disabilità, singole o a coppie.

I viaggi Concrete comprendono TUTTO!

Assistenza 24/24 H; trasporti, da veicoli accessibili e confortevoli a tratte aeree ed in nave; sistemazione in hotel; pasti a “la carte”.

” Che aspettate allora? Preparatevi a partire verso una vacanza unica! ”

Nota: I VIAGGI CONCRETE non comprendono ingressi a musei ed altre location, il visto d’ingresso nei paesi interessati – laddove necessario – e non comprende l’assicurazione per gli infortuni e per il rientro che è obbligatorio fare prima della partenza.

Sabato 2 Dicembre siamo state a visitare L’Artigiano in Fiera, l’enorme ed attesissima fiera dell’artigianato internazionale che si tiene ogni anno al polo fieristico milanese di Rho. Ecco le nostre impressioni e le nostre esperienze sul campo per quanto riguarda l’accessibilità della fiera per le persone con disabilità.

1. IL SITO

In preparazione alla nostra visita in Fiera, abbiamo deciso di contattare il polo fieristico per avvisarli delle particolari esigenze di Maria Rosa e richiedere maggiori informazioni su accessibilità, parcheggio e servizi igienici. Il sito però è poco chiaro: nella sezione “Visitare”, rimanda ad una sottosezione dedicata all’accessibilità per le persone diversamente abili e con ridotta capacità motoria, ma in questa sezione specifica, l’unico numero di telefono contattabile che si trova in bella vista è quello per prenotare una carrozzina manuale o un mobility scooter elettrico, cose inutili per noi, che avevamo invece semplicemente bisogno di chiedere informazioni specifiche. Nella stessa sezione sono anche scaricabili delle brochure che indicano informazioni di base come la posizione dei parcheggi riservati e percorsi adatti ai non vedenti. Non trovando un numero dedicato da contattare per richiedere il tipo di informazioni di cui avevamo bisogno, abbiamo provato a contattare quell’unico numero presente nella sezione. Ci ha risposto una signorina dal tono scocciato che ci ha detto che quel numero era appunto esclusivamente per il servizio di prenotazione dei mobility scooter e ci ha quindi fornito il numero di un interno. Abbiamo quindi chiamato l’interno, al quale ci ha risposto un’operatrice, la quale, nonostante la faccenda non rientrasse tra le sue competenze, ci ha gentilmente aiutate a reperire le informazioni di cui avevamo bisogno.

In sostanza: sito = bocciato, ma pollice in su per l’operatrice, che ringraziamo molto.

2. ARRIVARE

Chiunque di voi si sia mai recato al polo fieristico di Rho con la propria auto avrà ben presente quanto la giungla di rotonde e di svincoli delle tangenziali non renda propriamente agevole l’accesso alla Fiera, rendendo estremamente facile imboccare per errore lo svincolo sbagliato e ritrovarsi a percorrere almeno un paio di chilometri di tangenziale prima di poter trovare altri tre o quattro svincoli in successione che permettano di ritrovare la strada corretta. Una volta all’interno dell’area della Fiera, non abbiamo avuto alcuna difficoltà a trovare i parcheggi riservati: erano ben segnalati e siamo state man mano guidate da operatori in giubbotto catarifrangente incontrati lungo il percorso, tutti molto gentili. Discorso a parte va per i parcheggi stessi: l’area dei parcheggi riservati non era esclusiva per le persone con disabilità, ma si trattava di parcheggi concessi anche a dirigenti e raccomandati vari, quindi buona parte dei posti erano già occupati da loro. Inoltre i posteggi erano in realtà regolari parcheggi e non posti specificamente disegnati per un portatore di handicap: mancava lo spazio dietro e di fianco ai posteggi per permettere un’agevole discesa e salita dalle auto e per caricare/scaricare comodamente la carrozzina dal bagagliaio. Ce la siamo cavata lo stesso perché ormai siamo allenate.

In sostanza: arrivare e parcheggiare = Nì

3. VISITARE

Nonostante fosse il giorno di apertura della Fiera e fosse pure sabato, abbiamo trovato meno calca di quanto ci aspettassimo, quindi siamo riuscite a girare per la fiera abbastanza agevolmente, considerato l’ingombro della carrozzina. Una parte dei visitatori sono però fin troppo distratti (o troppo maleducati) da lasciar passare chi ha una maggiore necessità di spazio per muoversi, oppure formavano capannelli in punti che sembravano fatti apposta per creare il maggior disagio possibile a tutti, come gli incroci tra i corridoi. Potremmo aver sbadatamente urtato qualche caviglia con la carrozzina, ma – ehi – dopo il terzo “PERMESSO!” urlato senza ricevere una qualsivoglia risposta vocale o motoria, non ci è dispiaciuto più di tanto. Gli artigiani degli stand che abbiamo visitato sono stati invece tutti impeccabilmente gentili. Anche per mangiare non abbiamo avuto problemi: dopo un rapido giro esplorativo nel padiglione dell’Europa, abbiamo scelto di fermarci a pranzare nell’osteria e birreria bavarese, dove, nonostante fosse decisamente gremita, ci hanno trovato rapidamente un comodo tavolo con anche lo spazio adeguato per tenere al nostro fianco la carrozzina piegata. Abbiamo gustato con calma il buon cibo e l’ottima birra e poi abbiamo ripreso con il nostro giro. Non siamo riuscite ad assistere a nessuno spettacolo o live performance, poiché i palchi risultavano inavvicinabili a causa della folla, quindi né Maria Rosa seduta sulla sua carrozzina, né io dall’alto del mio metro e cinquantadue siamo riuscite a vedere gran che. 

In sostanza: visitare = promosso (gli unici da bocciare sono i visitatori maleducati)

4. I SERVIZI

Parliamo ora di una faccenda un tantino spinosa: i servizi igienici. Date le particolari esigenze di Maria Rosa, abbiamo richiesto di poter utilizzare un lettino dell’infermeria per le sue esigenze, non essendo i servizi igienici riservati ai disabili attrezzati adeguatamente per le sue necessità. La triste verità è che spesso ci si dimentica che i servizi igienici per disabili non sono adatti alle esigenze di tutti e questo è perchè non tutti i disabili sono uguali. Comunque la prima volta che ci siamo recate in infermeria, gli operatori sono stati gentili e ci hanno lasciato un lettino basso su cui Maria Rosa ha potuto adagiarsi. Fortunatamente l’infermeria era ancora vuota, ma eravamo un po’ a disagio per la poca privacy a causa della carenza di paraventi. La seconda volta che ci siamo recate in infermeria, sempre per necessità fisiologiche, l’infermeria aveva un paio di pazienti. Gli operatori hanno fatto ciò che potevano per darci un lettino più appartato dietro dei paraventi, ma il lettino era troppo alto e Maria Rosa ha avuto difficoltà a salirci e i paravento non erano molto coprenti, quindi ci siamo sentite parecchio a disagio.

In sostanza: servizi igienici e infermeria = bocciati per la poca privacy nella struttura, promossi per gli operatori

In conclusione…

Abbiamo trascorso una piacevole giornata in Fiera, ci siamo divertite, rilassate e abbiamo fatto qualche acquisto. Non sono mancati qualche imprevisto o situazioni non propriamente comode, ma siamo partite da casa attrezzate e pronte a tutto, quindi non ci siamo fatte cogliere impreparate. Per quanto riguarda la Fiera e la struttura organizzativa del polo fieristico, per ora diciamo che è stata accettabile, ma che si potrebbe migliorare. Chissà che il prossimo anno non venga riservata maggiore attenzione all’accessibilità?

– articolo a cura di Luisa Cresti e Maria Rosa Stassi

Dicembre é finalmente arrivato!
Uno dei mesi più attesi dell’anno, soprattutto dai più piccolini.
Questo é l’ultimo, il dodicesimo mese, quello che nonostante il suo freddo, ci fa sognare con la sua atmosfera magica: le luci, le canzoni natalizie, i regali, i cenoni , i propositi per l’anno che segue…
L’ aria che si respira nelle nostre città nel periodo natalizio, ha un potere così grande da riuscire a scaldare tutti e a non far sentire nessuno solo, tuttavia, é soltanto una condizione apparente, perché ha allo stesso tempo la capacità di far scaturire molte riflessioni ed emozioni, ad esempio la malinconia, per la mancanza di qualcuno caro o la gratitudine di poter condividere questi momenti con le persone amate: la famiglia.

La famiglia, proprio questa, é un’ entità essenziale per la vita di ogni essere umano,  però non tutti hanno la possibilità di averla per varie ragioni ,oppure, ancora peggio, sono stati allontanati da essa.
La solitudine é uno degli aspetti contrastanti di queste festività, che affligge molti individui, di conseguenza, a Roma, nel 2012, Maria Simona Bellini, mamma di una ragazza con una grave patologia rara e animatrice di diversi gruppi di famiglie su Facebook, ha dato vita a “Il Nostro Natale”, una iniziativa che permette alle famiglie con disabili di poter trascorrere la Viglia di Natale, Santo Stefano e il Capodanno, tutti insieme, divisi in gruppi, a seconda della città e la quantità di adesioni.


Tutto é iniziato, quando un giorno, scambiandosi i regali con altri genitori di bambini disabili, la signora Bellini, si é resa conto che sarebbero stati tutti soli durante il Natale, perché a causa delle condizioni dei propri ragazzi, sono stati allontanati dalle famiglie, che non riescono a tollerare e comprendere i deficit dei loro figli.
L’iniziativa é stata accolta con grande  successo: é riuscita a stravolgere gli animi e la giornata di 20 famiglie che volevano semplicemente sentirsi liberi, compresi e accolti.
L’ organizzazione nel tempo é riuscita a coinvolgere sempre più famiglie, dal nord al sud di tutto lo stivale.

È sempre incoraggiante sapere che ci può essere la soluzione ad ogni problema e come ci ricorda la canzone Bianco Natal:

spera anche tu,
è Natale non soffrire più.

Buon Dicembre, buone feste e soprattutto buona compagnia!!!

– articolo a cura di Lavinia Fontana