Verona, la città dell’Amore, potrà essere ricordata non solo per Romeo e Giulietta ma anche per la sua apertura a nuove iniziative sociali. Si chiama «Anch’io sono capace, negozi senza barriere» un’iniziativa che aiuta a dialogare con persone con disabilità e vede convolti oltre 350 disabili tra giovani e adulti.

Tutto avviene nella “zona in” della moda scalingera, dalla centralissima via Mazzini, che da piazza delle Erbe conduce all’Arena. Il progetto consiste nell’affiancamento al personae del negozio, di una persona diabile. Il merito va alla onlus La Grande Sfida, che porta avanti l’iniziativa da 10 anni e che per il 2018 ha scelto come slogan “Abitare il limite” che ha avuto un buon riscontro anche in altri 75 comuni veneti ad esempio: Peschiera del Garda, Bussolengo, Cerea, Villafranca e Caldiero.

«Inserimento, integrazione, inclusione… tutte belle parole, ma rischiano di rimanere vuote se prima non c’è un incontro reale, personale, emozionale. Da qui l’idea di una grande rete per creare nel tempo un’alternativa ai centri diurni per persone con disabilità», queste sono le parole di Roberto Nicolis,presidente della Onlus fondatrice, che ci tiene a precisare l’importanza non solo della sensibilizzazione ma sopratutto alla normalizzazione di persone che vengono escluse a causa di determinati deficit, partendo proprio da luoghi frequentati quotidianamente da tutti. Inoltre il presidente aggunge «Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale radicale. Questi ragazzi sono potentissimi umanizzatori della società, basta solo entrarci in contatto. E su “Abitare il limite” hanno moltissimo da insegnare: hanno imparato ad accogliere fin dal primo giorno i loro limiti più invalicabili».

Attualmente, questa iniziativa ha la durata di un solo mese, normalmente nel periodo primaverile, tra
Aprile e Maggio, ma uno degli obiettivi futuri è quello di poter avere in tutte queste attività commerciali la presenza almeno una volta a settimana di persone disabili, importanti da inserire nel mondo del lavoro ma sopratutto nel mondo reale. Concludendo, sempre con le parole di Nicolis sulla sua visione futura del progetto, ci auguriamo che possa estendersi anche nel resto di’Italia, potrebbe essere una buona occasione per fare un passo avanti con il nostro “Bel Stivale”.

«Obiettivi per il futuro? Rendere ordinaria l’esperienza: magari un giorno alla settimana in negozio, superando le rigidità normative. E poi condividere questo format, tutti possono superare l’idea che chi è fragile, scartato, sofferente rappresenti la domanda di un servizio. E se invece rappresentasse l’offerta di senso, di occasione, di partecipazione, di speranza?».

– articolo a cura di Lavinia Fontana

Incitare la gente all’intolleranza e all’ostracismo verso altre persone, con un comportamento a dir poco “bullistico” – ma non lo combattiamo nelle scuole? – si è già visto nella storia, solo che l’ultima volta veniva da gruppetti di estremisti xenofobi con una ristretta minoranza in parlamento; da allora è ormai passato quasi un secolo.
Questa volta, invece, l’azione arriva nientepopodimeno che da un ministero e dal suo massimo esponente, sorretta da comunicati che sono presi come “Vangelo” da molti Italiani, ma nonostante sia anche questo “secondo Matteo” non contiene nessuno dei principi di fratellanza, solidarietà e sacrificio che ci ha insegnato la narrazione della vita di Cristo.

Per noi che ci occupiamo di disabilità, di minoranze, di “diversità” è molto triste, perchè senza i valori di cui dicevammo prima: fratellanza, solidarietà, sacrificio, ai quali aggiugiamo rispetto, ascolto, comprensione, non si va da nessuna parte. Oggi l’obiettivo sono “gli stranieri di un certo tipo”, ma aspettate che passi un po’ di tempo e che questi “disvalori”; si affermino e allora vedrete, esattamente come in Germania prima e in Italia poi, la volta precedente, cent’anni fa, come incominceranno ad attaccare tutti quelli che sono più deboli, che “pesano sull’economia”, che non saranno abbastanza “maschi” e “forti” per essere considerati a pieno titolo italiani.

È possibile che un movimento democratico e rispettoso degli altri possa diventare razzista ma viceversa non è possibile, anche se si toglie il “Nord” dal proprio nome, che un movimento separatista, particolarista, esclusivista ( tanti appellativi confinanti con il razzismo), diveti improvvisamente aperto a tutti, democratico e disponibile verso gli altri… e in molti sono caduti nella trappola.
Infatti noi italiani, come la volta precedente, senza memoria, non ci accorgiamo del tranello: meridionali, gente di colore, disabili parlano bene di questi esponenti di governo, non accorgendosi che il prossimo obiettivo saranno proprio loro.

MEDITATE E VIGILATE GENTE PERCHÈ TRA UN PO’ SARÀ TROPPO TARDI.

– articolo a cura di Claudio Fontana

Settembre è arrivato ed il ritorno alla città significa anche spostarsi coi mezzi pubblici. Scopri come risparmiare grazie all’abbonamento a tariffa agevolata!

Io Viaggio Ovunque in Lombardia Agevolata (IVOL Agevolata) è un abbonamento annuale a tariffa agevolata che consente di viaggiare sui servizi di trasporto pubblico della Lombardia (autobus urbani e interurbani, tram, metropolitana, treni suburbani e regionali in seconda classe, funivie, funicolari, servizi di navigazione del lago d’Iseo) e di accedere ai varchi metropolitani e ferroviari.

L’abbonamento IVOL Agevolata va richiesto a Regione Lombardia. Gli uffici regionali a seguito di esito positivo dell’istruttoria, invieranno a domicilio un bollettino postale precompilato e nominativo da pagare in un’unica soluzione esclusivamente presso gli uffici di Poste Italiane SpA.

Dopo il pagamento del bollettino il richiedente riceverà a domicilio la tessera elettronica già attiva e pronta per essere utilizzata. In attesa della consegna della tessera elettronica si potrà viaggiare facendosi aprire tornelli e varchi dal personale delle aziende di trasporto.

Possono richiedere l’abbonamento IVOL Agevolata i cittadini residenti in Lombardia in possesso dei seguenti requisiti per tipologia di agevolazione:

1^ fascia – € 10,00 annuali

  • Invalido/a di guerra dalla 1^ alla 5^ categoria
  • Invalido/a per causa di servizio dalla 1^ alla 5^ categoria
  • Deportato/a nei campi di sterminio nazisti con invalidità dalla 1^ alla 5^ categoria, oppure deportato/a nei campi di sterminio nazisti con invalidità civile non inferiore al 67%
  • Invalido/a a causa di atti di terrorismo o vittima della criminalità organizzata dalla 1^ alla 5^ categoria o corrispondente percentuale di menomazione della capacità lavorativa
  • Privo/a di vista per cecità totale/parziale
  • Ipovedente grave con grado di invalidità civile derivante da residuo visivo non superiore a
    1/10 in entrambi gli occhi
  • Sordo/a
  • Invalido/a civile al 100%
  • Minore invalido
  • Invalido/a del lavoro con grado di menomazione dell’integrità psico fisica non inferiore al 60% o riduzione dell’attitudine al lavoro/capacità lavorativa non inferiore all’80% – (Verbale INAIL)
  • Vittima del dovere con invalidità permanente non inferiore all’80%
  • Cittadino/a italiano/a riconosciuto/a profugo/a da territori esteri in seguito a situazioni di carattere generale che hanno determinato lo stato di necessità al rimpatrio, che versa in stato di bisogno

2^ fascia – € 80,00 annuali

  • Invalido/a di guerra dalla 6^ alla 8^ categoria, con ISEE fino a 16.500 euro
  • Invalido/a per causa di servizio dalla 6^ alla 8^ categoria, con ISEE fino a 16.500 euro
  • Invalido/a per causa di atti di terrorismo o vittima della criminalità organizzata dalla 6^ alla 8^ categoria o corrispondente percentuale di menomazione della capacità lavorativa, con ISEE fino a 16.500 euro
  • Invalido/a civile dal 67% al 99%, con ISEE fino a 16.500 euro
  • Invalido/a del lavoro con grado di menomazione dell’integrità psico fisica dal 50% al 59% o riduzione dell’attitudine al lavoro/capacità lavorativa dal 67% al 79% (Verbale INAIL) con ISEE fino a 16.500 euro
  • Persona di età superiore ai sessantacinque anni, con ISEE fino a 12.500 euro

3^ fascia – € 699,00 annuali 

  • Persona di età superiore ai sessantacinque anni (senza alcun limite di reddito ISEE)
Per maggiori info visita:

– Articolo a cura di Lucio Fontana