Questo articolo discute l’inclusione scolastica per minori con disabilità, prendendo in considerazione gli aspetti ludici, culturali, di socializzazione, oltre che ricreativi e sportivi.

Nel corso della storia, le persone con disabilità sono state spesso catalogate esclusivamente in termini clinici. Tuttavia, nell’ultimo ventennio, le cose stanno cambiando.

Dalle leggi dell’OMS del 2001 all’articolo 5 della Convenzione ONU, si parla del minore con disabilità come di un individuo che deve essere considerato nella sua interezza, supportandolo nell’inserimento scolastico, ma anche negli altri aspetti della sua vita, come quelli citati precedentemente. L’attenzione è stata in seguito posta sull’accessibilità ai parchi pubblici, estendendo così l’importanza agli aspetti della vita al di fuori delle mura scolastiche.

È stato fatto riferimento anche alle persone con disabilità più gravi, che risultano spesso più isolate rispetto agli altri.

In conclusione, è fondamentale valorizzare l’individualità delle persone con disabilità, riconoscendo l’importanza di tutti gli aspetti della loro vita.

Cristina Zangone”

La Scuola Oliver Twist di Como promuove l’inclusione scolastica, considerata chiave del successo formativo per tutti. Questo processo inizia con ragazzi e ragazze affetti da disabilità fisiche e mentali e prosegue con alunni con disturbi di apprendimento, dislessia, problemi familiari e figli di stranieri.

Nel corso della storia, possiamo notare che a partire dagli anni ’70 sono state promulgate leggi a favore di tutti gli alunni, che vanno dall’inserimento, all’integrazione, fino all’inclusione.

È importante ricordare che nel 1977 gli alunni disabili sono stati integrati nelle scuole pubbliche e le scuole speciali sono state abolite. Nel 1987, l’estensione dell’integrazione degli alunni disabili è stata estesa fino alle scuole medie.

Non si può dimenticare che la legge del 1992 ha riconosciuto ai disabili l’assistenza, l’integrazione sociale e i loro diritti. Le leggi del 1999 e del 2003 hanno spinto ancora oltre, enfatizzando il diritto di tutti gli alunni alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento.

Nel 2009, l’ONU ha introdotto la Convenzione per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento Italiano, che ha impegnato tutti gli Stati firmatari a provvedere a forme di integrazione scolastica. Nel 2011 e 2012, sono state promulgate ulteriori leggi a favore degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES).

In conclusione, la scuola deve essere inclusiva per tutte le persone.

Cristina Zangone

È un’accusa seria quella che Giovanni Sestito, Presidente Provinciale della UILDM di Catanzaro, lancia verso la Calabria, sua regione natale. Nonostante la regione vanti ben diciannove bandiere blu, premi per la qualità delle acque e i servizi offerti ai bagnanti, nessuna località ha ricevuto la bandiera lilla, simbolo di accessibilità per i disabili.

Rocca Imperiale è l’unico comune della regione ad aver ricevuto la bandiera lilla, ma questo riconoscimento risale al 2022.

Sestito non si limita a lanciare l’allarme, ma interpella direttamente la Regione Calabria e l’Assessore delle Politiche Sociali, sollecitandoli ad integrare pienamente i disabili nella fruizione delle spiagge e del mare calabrese.

Nelle sue parole di chiusura, Sestito introduce un tocco di ironia cantando “Ciao ciao mare”, a sottolineare simbolicamente l’esclusione attuale di molti disabili dalle bellezze del litorale.

Concludendo, Sestito lancia un appello a tutto il Paese: le spiagge italiane devono essere aperte e accessibili a tutti, senza alcuna distinzione.”

Cristina Zangone

È stata appena pubblicata la settima edizione della collana “accaPARLANTE” di Bologna, curata dall’editore La Meridiana. Il nuovo volume, intitolato “A basso volume: la tecnologia accessibile alle persone sorde e ipoacusiche dall’era della pandemia in avanti”, vede la collaborazione di un urbanista, una psicologa, un ricercatore e un giornalista.

Questo libro si immerge nel mondo delle persone sorde e ipoacusiche nell’era post-pandemica, analizzando le loro esigenze di inclusione sia in presenza che a distanza. Mette in luce come la tecnologia, se usata correttamente, può rappresentare un valido strumento di inclusione, prendendo in considerazione le singolarità di ogni individuo.

La pubblicazione si sofferma anche sulle iniziative che mirano a garantire un accesso equo alle informazioni per tutti, sottolineando il fondamentale legame tra la libertà individuale e l’accesso alle informazioni, sia culturali che non. Gli autori sostengono che solo attraverso la condivisione e l’accessibilità delle informazioni è possibile promuovere una società realmente inclusiva.”

Cristina Zangone

È stata recentemente lanciata una piattaforma innovativa destinata a trasformare il panorama dell’occupazione per le persone con disabilità. Conosciuta come CERCOLAVORO, questa nuova iniziativa è il frutto dell’impegno dell’ANDEL (Agenzia Nazionale Disabilità e del Lavoro), un’associazione che si dedica alla promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

L’obiettivo di CERCOLAVORO è quello di creare un ponte tra domanda e offerta di lavoro, fornendo un punto di riferimento per coloro che sono attualmente disoccupati o alla ricerca di nuove opportunità lavorative. La piattaforma offre un accesso semplice ed efficiente alle informazioni sulle opportunità lavorative, consentendo agli utenti di cercare e candidarsi per le posizioni di lavoro che meglio si adattano alle loro competenze e interessi.

La forza di CERCOLAVORO risiede nella sua semplicità d’uso e accessibilità. L’iscrizione alla piattaforma è completamente gratuita, rendendola facilmente accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno. Inoltre, la piattaforma è stata progettata per essere intuitiva e user-friendly, rendendo la navigazione e la ricerca di lavoro un’esperienza agevole e senza stress.

Nel corso dei suoi primi due anni di attività, CERCOLAVORO ha già raggiunto risultati significativi. Sono state raccolte diverse migliaia di iscrizioni, il che testimonia l’efficacia del progetto nel facilitare la diffusione e la circolazione delle informazioni sul lavoro per le persone con disabilità.

In conclusione, il successo di CERCOLAVORO rappresenta un importante passo avanti per la promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. L’accesso equo e la diffusione delle informazioni sul lavoro non solo migliorano le prospettive di occupazione per le persone con disabilità, ma contribuiscono anche a un mercato del lavoro più inclusivo e diversificato.”

Cristina Zangone