Santiago del Cile, è la capitale e il centro urbano più importante del Cile.

La città si trova al centro del bacino Santiago, una grande valle composta da terre fertilissime circondate da montagne. La città è situata a un’altitudine media di 567 m s.l.m., sulle rive del fiume Mapocho.

Santiago venne fondata da Pedro de Valdivia il 12 febbraio del 1541 con il nome di Santiago del Nuevo Extremo in onore di San Giacomo e a ricordare che, come Santiago di Compostela rappresentava per gli antichi l’estrema terra abitata in Europa prima dell’oceano inesplorato, analogamente la nuova città rappresentava l’estremo limite dell’esplorazione nel continente americano da poco scoperto.

Santiago divenne la capitale del Cile indipendente nel 1818.

Il monumento più famoso di Santiago del Cile, è, il Parque Metropolitano della città è un meraviglioso parco di 720 ettari formato da colline, alla cui vetta spicca  il Centro San Cristobal con la monumentale statua dell’Immacolata Concezione che sembra voler abbracciare tutta la città.

I piatti di Santiago del Cile, sono tanti: il Pebre, il Choripan, le Empanadas, il Lomo de Cordero, il Guanaco, la Chorillana, il Chupe mariscos, i Locos e la Paila. Pebre: è una tipica salsa marinata cilena immancabile sulle tavole cilene.

Cosa vedere a Santiago del Cile: le principali attrazioni

  • Plaza de Armas
  • Plaza de la Constitución
  • Cattedrale di Santiago
  • Casa di Pablo Neruda
  • Il Mercado Central
  • Paseo Ahumada
  • Posada del Corregidor
  • Museo di Arte Precolombiana
  • Museo di Santiago
  • Museo Salvador Allende

Per preparare una valigia efficace, il primo passo è considerare il clima del luogo di destinazione e la stagione in cui si intende partire. Se si prevede di visitare Santiago del Cile, è importante notare che le temperature variano dai 30° estivi, ai 14° invernali. Se si ha in programma di esplorare solo la città senza avventurarsi nei deserti del nord o nelle zone più fredde del sud, la valigia dovrebbe contenere abbigliamento leggero per l’estate, con qualche felpa e giacca per le serate più fresche, in quanto la temperatura può variare notevolmente nel corso della giornata. In inverno, invece, è consigliabile portare indumenti più pesanti per fronteggiare il clima rigido.

Nei mesi piovosi invernali di giugno e luglio, è utile avere con sé un ombrello e una giacca impermeabile. Inoltre, è consigliato portare una crema solare, poiché i raggi solari in Cile sono molto intensi. Infine, non dimenticate di portare con voi la fotocamera del vostro smartphone per scattare splendide foto dei momenti indimenticabili del vostro viaggio.

Cristina Zangone

Durante un incontro con il Commissario Europeo Schmit, una delegazione del Forum Europeo sulla Disabilità ha sollecitato la creazione di un programma analogo alla “Garanzia Giovani”, chiamato “Garanzia per l’Occupazione e le Competenze delle Persone con Disabilità”. Questo programma potrebbe fornire finanziamenti e sostegno essenziali per garantire alle persone con disabilità pari accesso all’istruzione, alla formazione e alle opportunità lavorative. La richiesta è stata avanzata considerando il costante basso tasso di occupazione delle persone con disabilità e l’alto tasso di povertà che le affligge.

I dati più recenti evidenziano che il tasso di occupazione delle persone con disabilità continua ad essere tristemente basso, così come continua ad essere sin troppo elevato il tasso di povertà delle stesse persone con disabilità.

Durante l’incontro sono emersi ostacoli persistenti che continuano a creare gravi difficoltà alle persone con disabilità. Tra questi vi sono sistemi di protezione sociale poco flessibili, istruzione, formazione e sviluppo delle competenze poco inclusivi, mancanza di sostegno nell’accesso a lavori di qualità, stereotipi radicati e inaccessibilità.

Cristina Zangone

In Italia, circa 1 milione e 700.000 donne con disabilità sono vittime di discriminazioni multiple: in quanto donne, mancano delle pari opportunità prevalenti nella società, e in quanto persone con disabilità, sono ristrette e limitate nella loro partecipazione alla vita sociale.

Di fronte a tutto ciò, è chiaro che il mancato rispetto dei diritti delle donne rimane una realtà, che per le donne con disabilità significa disoccupazione, bassi salari, aborti forzati, contraccezione forzata, sterilizzazione forzata, sfruttamento sessuale, violenza fisica, psicologica ed economica, e mancanza di rappresentanza civica e politica.

Nel 1997, EDF (Forum Europeo sulla Disabilità) ha adottato la prima Dichiarazione sulle donne con disabilità, che ha il merito di richiamare un’attenzione particolare sulla discriminazione multipla che colpisce le donne con disabilità perché sono sia donne che disabili. La stesura del primo documento ha portato anche alla costituzione del Comitato delle donne di EDF, che ha lo scopo di formulare politiche volte a promuovere i diritti delle donne e delle ragazze con disabilità.

In occasione dell’ 8 marzo, Uildm ha deciso di rilanciare il secondo manifesto sui diritti delle donne e delle ragazze con disabilità nell’Unione Europea.

Ratificato ufficialmente nel settembre 2017 da Uildm nella sua traduzione italiana a cura del centro “Informare un’h”, il documento è diviso in 18 aree tematiche che contengono indicazioni sulle modalità operative più utili a promuovere una cultura a favore dell’inclusione e della parità di genere delle donne disabili: si passa dall’uguaglianza e non discriminazione, all’accessibilità; dal pari riconoscimento davanti alla legge e accesso effettivo alla giustizia, alla violenza contro le donne; dall’istruzione, alla salute; dal lavoro ed occupazione, all’accesso alla cultura allo sport e al tempo libero.

Cristian Belluzzo

La valutazione dello stato di disabilità, la revisione del suo processo di valutazione di base e la valutazione multidimensionale della disabilità e la realizzazione di progetti abitativi individuali, personali e partecipativi sono i due programmi dell’Atto che più rappresentano uno spostamento di prospettiva che intendiamo fornire e connect into Pnrr Una pietra miliare specifica per il secondo trimestre 2024, che costituisce il nostro orario di lavoro”.

Il segretario alla Disabilità Alessandra Locatelli ha presentato la piattaforma del suo dipartimento in un’audizione della Commissione Salute e Lavoro del Senato.
Riguardo alla “Valutazione dello stato di disabilità”, spiega che l’obiettivo è quello di spostare il focus e il vero obiettivo del processo valutativo dagli aspetti tabulari a quelli funzionali della persona.
Per fare questo utilizzeremo la Classificazione Internazionale delle Funzioni (ICF) secondo gli standard stabiliti dalle leggi delega, e introdurremo anche il rispetto della ICF stessa e della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Nel contempo, il decreto semplificherà gli aspetti procedurali e organizzativi e unificherà le procedure per l’accertamento dell’invalidità civile, della sordità, della cecità civile, della sordità e delle diverse situazioni previste dalla legge n. 12. 10. Sostantivi n. 104 del 1992″. (Processo).

Cristina Zangone

La mannaia del decreto bonus è caduta anche sui disabili e sulle loro famiglie. Le norme del governo Meloni prevedono infatti la fine delle cessioni di credito, oltre a sconti in fattura e un bonus del 75% (Il Bonus 75%, è detraibile, possono usufruire persone, imprese, gli Enti pubblici e privati, le aziende, ecc.) per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione degli ostacoli alla costruzione. La denuncia arriva da Iura, ente per i diritti dei disabili promosso dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti, che ha visto aderire altre associazioni di disabili nel mondo.

I tagli del Governo Meloni, allo sconto in fattura e alla cessione del credito, mette in ginocchio disabili e le loro famiglie. Purtroppo in questi giorni qualcosa è cambiato. Un recente decreto ha abolito il noto bonus del 110% oltre alla possibilità di cessioni di credito e sconti in fattura per bonus handicap edilizia. Niente più bonifici o sconti in fattura: resta l’unica possibilità di detrarre il 75% delle spese effettivamente sostenute e pagate entro 5 anni.

Adesso, però, con la cessazione dei bonifici e lo sconto delle fatture, tutto è più oneroso, soprattutto per chi vive già di stenti. e ci sono ulteriori rischi di emarginazione.

Cristina Zangone