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Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi così recitava un antico detto popolare. Purtroppo non è più così da un po’ di tempo.

Per mesi abbiamo sperato di poterci spostare e siamo arrivati all’inizio della primavera in cui è normale andare incontro alle giornate di sole.

Purtroppo la pandemia non ci abbandona ma non ci abbandonano neanche le misure restrittive che non sappiamo se servano veramente a contenerla.

Resta il fatto che nel gestire le persone non c’è soltanto la componente sanitaria ma bisogna utilizzare anche la psicologia è la capacità di capire le esigenze della gente e trovare una mediazione tra restrizioni è vita di tutti i giorni.

Sto parlando di alcuni settori del mondo del lavoro che sono ormai bloccati senza speranza, stiamo parlando della scuola e della crescita dei nostri ragazzi che dopo oltre un anno di chiusura per covid incominciano a risentirne  psicologicamente e a porsi dei quesiti sul futuro.

Non è possibile comprimere in continuazione qualcosa senza dargli una valvola di sfogo prima o poi esploderà.

Ed è questa la situazione in cui non ci troviamo. Però i nostri politici e amministratori sembrano non voler capire ,

girano la testa dall’altra parte, chiamano a consulto grandi virologi, pensano che un generale incarni la buona organizzazione.

Ma non si preoccupano di scendere con i piedi per terra e capire che la gente ha bisogno di regole intelligenti, pratiche che tutelino la salute ma permettano anche di continuare a vivere.

Per noi che ci occupiamo di persone disabili è normale fare un compromesso tra la salute fisica della persona ma anche con la praticità della vita.

Cosa serve infatti un corpo in salute se non possiamo utilizzarlo, se non possiamo esprimerci se non possiamo relazionarci con gli altri?

A voi l’ardua risposta ….. ma fate in fretta!

Claudio Fontana – Concrete Onlus

BISOGNA CONTINUARE A VIVERE …. NONOSTANTE TUTTO

Nella vita è necessario prendersi qualche rischio altrimenti non si vive più, non esiste una vita completamente priva di pericoli.

E’ vero bisogna essere previdenti, ma le persone che non escono di casa per paura, anche se cercano di evitare i problemi “esterni” a loro, sicuramente se ne creano altri “interni” alla loro mente.

E’ il tema di questi giorni, cioè fino a che punto le norme di contenimento del Covid19 debbano limitare la libertà individuale e collettiva.

Siamo proprio sicuri che i vari tipi di lock down abbiano un impatto direttamente proporzionale al contenimento e limitazione dei casi positivi al corona Virus?

In tutte le situazioni ci sono dei rischi, importante è prendere delle precauzioni che però non cancellino completamente il soggetto/oggetto che vogliamo preservare:

  • Se vogliamo che i nostri figli crescano sani gli facciamo fare dello sport … ma nella pratica sportiva possono anche farsi male e allora? Niente più sport? No! Li educhiamo a farlo con coscienza.
  • La libertà di stampa può anche offendere qualcuno e allora? Niente più articoli? Niente più stampa? No! Fissiamo delle regole di comportamento che riducano il rischio dell’ offesa ma soprattutto della diffamazione.
  • In molti aspirano ad una vita di coppia e a una famiglia ma ovviamente questo comporta anche rinunce e rischi e allora? Niente più coppia per paura di una rottura? Niente  più famiglia per le delusioni e le sofferenze che possono arrivare dai figli? Niente affatto, ci si prepara, si cresce, ci si educa per essere pronti ad affrontare questo tema …. anche quando le cose vanno male.

Si perché le cose non vanno sembre bene, le cose possono anche andare male.

E allora anche per questo virus, preserviamoci, tuteliamoci ma non limitiamo totalmente la vita! Abituiamo le persone ad educarsi ai comportamenti corretti senza mettere delle proibizioni così totalizzanti che hanno soltanto l’effetto di comprimere la libertà a tal punto che anche i mansueti sono portati a scoppiare. Inoltre non dimentichiamoci che la proibizione è il fattore scatenante di molta violenza, della criminalità, della strumentalizzazione.

Sono in molte le bande criminali e le ideologie totalitarie e reazionarie che aspettano l’occasione per scatenare le loro milizie per impadronirsi del potere ….. non diamo loro occasione di farlo.

Claudio Fontana – Concrete Onlus