IL DIRITTO ALLA VECCHIAIA

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Oggi superare gli ottanta anni di età è normale, anzi ci sembra poco. Sicuramente molta parte della popolazione del mondo ha una prospettiva di vita superiore a questo traguardo. Dopo aver lavorato, combattuto, costruito tutta la vita il genere umano ha diritto ad una vecchiaia serena e proficua, per la categoria stessa ma anche per tutta la collettività. Questo vuol dire preoccuparsi della salute e del benessere degli anziani, che devono tutti avere una esistenza dignitosa, a fianco dei più giovani, dando ancora il loro contributo di disponibilità – leggi nonni – e di indispensabile esperienza da utilizzare e non da buttare.

Il proliferare delle case di riposo degli ultimi trent’anni ha ricoverato e emarginato molti più anziani di quelli che ne avrebbero avuto la necessità e ne abbiamo visto le conseguenze anche in questi giorni di covid19, come questi luoghi siano stati privilegiati nella diffusione del virus e abbiano fatto strage degli anziani anziché proteggerli. Quanto sarebbe stato meglio che fossero rimasti a casa loro, oppure con altre famiglie che se ne facessero carico, dove magari potevano rendersi utili, per quanto possibile, almeno un po’. Ovviamente bisogna investire risorse per queste persone, per le famiglie che se ne faranno carico, per chi li aiuterà più che assisterli.

E non sono risorse sprecate ma ben spese; pensate quante cose si possono fare con 3000 euro al mese, costo medio di un anziano in una casa di riposo in Lombardia: soggiorni al mare, aiuti a domicilio, luoghi di intrattenimento e aggregazione diurna ( non li voglio chiamare centri anziani perchè dovrebbero andarci un po’ tutti). Non sto parlando di risparmi ma di spendere ugualmente, se non di più, ma in una maniera diversa, che crei lavoro ma per attività che portano gioia e serenità per chi ne beneficia e per chi le propone, invece che tristezza e sensi di colpa – per chi ha ancora la capacità di averne -.

Considerando la vecchiaia come la prospettiva di tutti, quando pensiamo agli anziani oggi pensiamo a noi tra qualche anno, amando gli anziani oggi creiamo i presupposti affichè qualcuno ci voglia bene domani.

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