Lipari, con la sua bellezza mozzafiato, attira turisti da ogni parte. Ma recentemente, alcuni turisti disabili hanno avuto esperienze meno che soddisfacenti. Queste persone, desiderose di trascorrere qualche giorno sull’isola, hanno dovuto affrontare una serie di ostacoli.

In primo luogo, la ricerca di un alloggio privo di barriere architettoniche è stata complicata. Molti hotel presentano gradini all’entrata o per accedere alle sale comuni, come la sala da pranzo. Ma, nonostante questi ostacoli, una volta trovato un alloggio adatto e aver effettuato la prenotazione, il problema si è spostato sul trasporto. Una turista, in particolare, ha prenotato un traghetto con un posto per l’auto e le necessarie attrezzature per garantire la mobilità della sua carrozzina.

Tuttavia, è stata contattata da un’operatrice della compagnia di navigazione, la quale ha affermato che era necessario soggiornare sull’isola per un minimo di 7 giorni. Impossibilitata a trascorrere una settimana intera a Lipari, la turista ha rinunciato al viaggio. Ma le sorprese non finiscono qui. Contattando il sindaco di Lipari, è stato chiarito che non esisteva alcuna regola sui 7 giorni minimi di soggiorno. Confusa e frustrata, ha chiamato nuovamente la compagnia traghetto, che ha confermato quanto detto dal sindaco.

Questo episodio sottolinea l’importanza di fornire informazioni chiare e accurate ai viaggiatori, specialmente a coloro con necessità particolari. Come ha affermato la turista in questione, affrontare barriere architettoniche è già umiliante per le persone con disabilità, anche se ci sono persone disposte ad aiutarli.

Molti turisti disabili hanno sottolineato come i servizi per loro siano considerati insufficienti. Oltre ai problemi legati all’accessibilità, un altro aspetto critico riguarda le neo-mamme dell’isola, che spesso devono recarsi nelle regioni vicine per partorire.

Cristina Zangone

Sono nata a Milano e mi sono formata nel campo dell’informatica. Nonostante il mio attuale impegno nel mondo del lavoro, con due occupazioni, non ho mai smesso di studiare. La mia passione è viaggiare e scoprire nuovi luoghi, accompagnata spesso dalla musica che amo ascoltare. Nonostante le sfide della mia condizione, essendo una persona disabile e utilizzando una carrozzina, affronto la vita con determinazione e curiosità.