Una grande preoccupazione

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Dopo un intenso incontro tenuto dal Dott. Vittorio Agnoletto nel mese di aprile a Rozzano, vorrei dar supporto alla denuncia portata avanti dallo stesso proponendo a tutti i lettori della newsletter e del nostro sito la lettura di un suo articolo, del quale riportiamo qui alcuni estratti.

Non siamo di fronte ad un sistema sanitario che funziona in modo ottimale ed eventualmente a poche mele marce che delinquono, come afferma l’assessore regionale. E’ il sistema stesso, così com’è congegnato, che offre immense opportunità per chi vuole arricchirsi illegalmente sul corpo e sulla pelle dei propri concittadini.

La cura delle persone è stata trasformata in un grande business; la presenza delle strutture sanitarie private accreditate e quindi finanziate dalla Regione con soldi pubblici attraverso il sistema dei rimborsi è aumentata in modo vertiginoso soprattutto nei settori più redditizi: le chirurgie, l’alta specialità, le strutture per ricovero degli anziani ecc.

La Regione Lombardia sta cercando di convincere i cittadini lombardi con malattie croniche, 3 milioni e 350.00 persone, ad affidare la cura di tali patologie ad un “gestore” che nel 70% dei casi è una società privata che opererebbe con soldi pubblici. Essendo enti profit è legittimo pensare che il loro obiettivo più che la salute sarà il profitto. Alla voracità non c’è limite e la torta è immensa (la spesa sanitaria per i malati cronici in Lombardia supera i 10 miliardi).

O li fermiamo ora o ben poco rimarrà del tanto decantato sistema sanitario lombardo.

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