Autismo e inclusione lavorativa: la differenza che arricchisce

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La dott.ssa Cristina Panisi, pediatra con un dottorato in psicologia, neuroscienze e statistica medica, esperta di autismo che collabora con l’Istituto Sacra Famiglia e l’IRCCS Medea, nonché referente scientifico dell’associazione Diesis di Milano, sottolinea l’importanza di valorizzare la persona autistica nel suo insieme. È fondamentale riconoscere e diagnosticare tempestivamente i disturbi dello spettro autistico e comprendere i bisogni di ogni individuo affetto da questa diagnosi in modo chiaro ed esaustivo.

Poiché ogni persona autistica presenta diversi livelli di disabilità, è essenziale identificarli tempestivamente e valorizzarli in base al grado di disabilità specifico.

Una volta trovato un posto di lavoro adatto, è importante non abbandonare la persona autistica a se stessa, ma fornire un supporto costante da parte di esperti in grado di aiutarli.

Infine, vorrei menzionare il progetto #COLORIAMOLINVISIBILE della Fondazione ADECCO, il quale mira a promuovere l’inclusione lavorativa e sociale delle persone autistiche. Questo progetto si impegna a non lasciarli soli, ma a fornire un accompagnamento continuo da parte di diversi esperti.

Cristina Zangone

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