Più trasporti “su misura” nell’area Sud di Milano.

Un nuovo servizio per la mobilità urbana in un distretto milanese, da dove è partita l’idea e qual era l’esigenza del territorio e dei cittadini che avevate avvertito?

L’hinterland Milanese, soprattutto la zona Sud Milano, avverte da sempre la necessità di avere più trasporti “su misura”, ad integrazione del trasporto pubblico di linea, che possano rispondere alle esigenze, soprattutto di giovani, disabili ed anziani. Aiutarli ad essere autonomi nella loro quotidianità è la nostra mission ed è anche l’obiettivo principale di PickMeApp. Da qui è partita l’idea, perchè riteniamo che la soluzione di mobilità offerta da PickMeApp sia perfettamente rispondente alle esigenze del nostro territorio e dei nostri cittadini.

Di che si occupa la vostra cooperativa? Quali sono i servizi che erogate?
Concrete Onlus è una Cooperativa Sociale che si occupa principalmente di disabili, anziani e categorie svantaggiate. La cooperativa offre viaggi assistiti ed accessibili in tutto il mondo, servizi di assistenza a domicilio pensati su misura e personale qualificato per progetti di vita indipendente. Il motto della cooperativa è “Oltre le barriere”; la mission è trasformare questo in realtà “concrete”. Nata nel 2005 dalle forti motivazioni di esperti nel settore della disabilità e delle categorie svantaggiate ed esperti viaggiatori, Concrete Onlus oltre ad offrire servizi tradizionali come l’assistenza propone servizi di carattere unico in Italia legati al turismo come i viaggi su misura assistiti ed accessibili.

Perché avete deciso di affiliarvi a PickMeApp? Quali sono a vostro avviso i punti di forza della soluzione, che vi hanno convinto ad entrare nel network?
Il nostro target, ed in generale tutti i cittadini del nostro territorio non autonomi in termini di mobilità, hanno il grande bisogno di spostarsi in sicurezza, velocità e a prezzi accessibili.

Riteniamo che PickMeApp possa rispondere perfettamente al loro bisogno di autonomia ed inclusione sociale, offrendo una soluzione on demand intelligente, collettiva, sicura ed affidabile al pari dell’accompagnamento familiare. Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto ad affiliarci a PickMeApp, che da un lato è la soluzione ai bisogni del nostro target di utenti e di tutti i cittadini del nostro territorio – in particolare quelli svantaggiati dal punto di vista della mobilità – e dall’altro è un’ottima piattaforma per la gestione e l’ottimizzazione delle prenotazioni, che consente di risparmiare notevolmente tempi e costi ed aumentare i profitti.

Nel futuro della mobilità, soprattutto per ciò che concerne le aree nei dintorni delle grandi città, ci sono già servizi di trasporto a richiesta, come PickMeApp, che consentono ai cittadini di spostarsi liberamente senza pesare sulla collettività. Come vi preparate ad affrontare questa sfida?
La chiave sarà il “perfezionamento”. Ad ogni bisogno che vedremo, prontamente cercheremo di trovare una rapida soluzione che rispetti le esigenze dei nostri passeggeri. Ad ogni modo, è vero che esistono già servizi di trasporto a richiesta nei dintorni delle grandi città ed anche altrove, ma nessuna soluzione ad oggi è perfettamente adatta a fasce deboli di cittadini (bambini, giovani, anziani e disabili) che non dispongono quindi di sistemi intelligenti di mobilità. La piattaforma PickMeApp, infatti, offre una soluzione di trasporto collettivo, s chiamata e door to door, con la possibilità di prenotare e pagare via app, ottimizzare i percorsi e tracciare i passeggeri, in un’ottica di sicurezza, efficienza, affidabilità, risparmio economico e beneficio ambientale. Si tratta quindi di una soluzione totalmente nuova rispetto a quelle già esistenti nel nostro territorio ed in genere nello scenario nazionale.

Quanti mezzi metterete a disposizione per l’erogazione del sistema di trasporto PickMeApp e qual è il vostro piano di sviluppo?
Dopo una prima fase di sperimentazione, in cui il servizio di trasporto sarà erogato con un solo veicolo – confidando negli ottimi risultati in cui crediamo, vorremmo integrare sino a 3 mezzi entro il 2020.

Quale sarà secondo voi la risposta dei cittadini a questo servizio nuovo per il territorio ed al contempo fortemente innovativo?
Ci aspettiamo una risposta positiva da parte dei cittadini, ai quali vogliamo regalare autonomia e libertà di movimento con il servizio PickMeApp. Milano è una città che corre e l’Hinterland non è da meno.

Contate di avviare anche una collaborazione con i comuni della zona?
Sicuramente ottenere una collaborazione con i Comuni della zona è un nostro forte desiderio. Riteniamo che il loro contributo sia fondamentale per sviluppare una mobilità urbana accessibile a tutti, sostenibile e sicura. PickMeApp, infatti, può essere un’ottima soluzione anche per migliorare l’efficienza del trasporto pubblico locale, riducendo a lungo termine i costi sostenuti dai Comuni in mobilità e trasporti.

Articolo originale:

Lo staff concrete onlus

Siamo entrati ufficialmente a far parte del nuovo decennio, il 2020 è un numero che sa di futuro ed effettivamente quello che il decennio passato ci ha lasciato è un trampolino di lancio verso le tecnologie innovative che ci accompagneranno nei prossimi anni. Smart life

Questo mutamento è rappresentato dalla tecnologia che tutti i giorni ci accompagna. Pc, tablet, smartphone e smartwatch oggi sono diventati un’estensione dell’essere umano e sono in grado di alleggerire il nostro carico di lavoro e migliorare i processi. La digitalizzazione ha cambiato il modo di concepire il lavoro, sono nate nuove forme di impiego, altre si sono adeguate e alcune hanno concluso il loro ciclo.

Questa piccola rubrica tratta il mondo della tecnologia, Smart life in particolare vuole esplorare quello che è il mondo delle applicazioni/servizi web finalizzati per creare un supporto verso le categorie svantaggiate, creando un ecosistema accessibile dove spesso è difficile orientarsi. Durante le mie consuete esplorazioni alla ricerca dei nuovi trend del momento cerco sempre di prefissarmi un target che abbia a che fare con il mondo del sociale e con lo spirito con cui lavoriamo in Concrete onlus, ecco che mi imbatto in qualcosa che reputo rivoluzionario, un’applicazione davvero interessante in continua crescita. Ora ve la presento.

ACCESSALOO

Accessaloo nasce da uno dei portali internet più grandi per quanto riguarda l’accessibilità e i viaggi, Pantou – Promoting Accessible Tourism Around the World, il sito è gestito dalla rete europea per il turismo accessibile (ENAT). L’obiettivo è quello di fornire esperienze di viaggio accessibili a persone con mobilità limitata.

Accessaloo consente agli utenti di trovare in modo più o meno semplice nel proprio raggio di azione servizio igienico pubblico accessibile. Non è scontato trovare un bagno adatto alle proprie esigenze e spesso ci si ritrova in situazioni scomode da gestire per mancanza di impegno verso il pubblico. Questa situazione può avere un impatto su chi decide di intraprendere un viaggio non sapendo se l’accessibilità del luogo è garantita o meno.

L’app Accessaloo permette un grosso passo avanti su come orientarsi. L’applicazione segnala i bagni pubblici su una mappa e permette di aggiungere foto, descrizioni e recensioni personali delle dei bagni in tutta Europa.

Insomma una vera propria community dove gli utenti possono contribuire personalmente per tenere aggiornato il portale.

“Uscire per un caffè o per un pasto, o per una visita turistica dovrebbe essere un’esperienza di gioia. E, soprattutto, la preoccupazione di trovare un bagno accessibile non dovrebbe più essere d’ostacolo. Per questo motivo abbiamo creato un’applicazione mobile con immagini che si concentra su una sola cosa: i bagni accessibili. Da e per gli utenti di tutto il mondo. Un assistente che vi aiuta a trovare, aggiungere e salvare toilette accessibili in movimento.”

E così, è nato Accessaloo!

Staff concrete

A cura di Claudio fontana

Fino a poco tempo fa sono stato un grande sostenitore del web e di tutti gli annessi e connessi come social, app e via dicendo.

Lo sono stato perchè ho sempre pensato che chi volesse farne a meno potesse in qualche modo rimanerne fuori …. ma ultimamente mi sono accorto che non è così!

Ormai siamo obbligati a collegarci sempre e comunque al web, per qualsiasi pratica della vita quotidiana, ma soprattutto il web e le sue applicazioni sono diventate più complicate  e molto meno intuitive.

Faccio un esempio, per chi vuol fare la dichiarazione dei redditi e si collega a Fisconline una volta all’anno è un calvario imparare o aggiornare tutti gli anni i programmi, le sequenze delle procedure, e non ultimo le password. Così un operazione che dovrebbe durare pochi minuti o al massimo un paio d’ore diventa un incubo da nottate insonni a cercare di capire, ricostruire, trovare pezzi d’informazioni che mancano.

Un altro esempio, le operazioni dal proprio conto bancario: fino a poco tempo fa tutti permettevano di farle dal pc ed eventulamente scaricare l’app sul telefonino; da qualche tempo alcune banche non lo permettono più e bisogna per forza utilizzare l’app sul cellulare con tutte le complicanze del caso: la dimensione del video, l’obbligo di utilizzare il sistema touch ( per chi ha dita grosse, ci vede poco, o scrive i messaggi ancora con un dito solo è un bel problema),

Pensate se perdete il telefonino – che è più facile che perdere il pc – e avete urgentemente bisogno di fare un pagamento è un disastro! E magari il pagamento vi serve per acquistare il nuovo telefonino! Quando finalmente ci siete riusciti, scaricare nuovamente tutte le app, che spesso non vi riconoscono o che vi obbligano a mettere una nuova password, sempre più lunga e complessa – per motivi di sicurezza – UNA SITUAZIONE DA INCUBO!

Questo articolo è in realtà uno sfogo per tutti quelli come me, che fino a ieri difendevano a spada tratta l’innovazione e la libertà che arrivava dal web ( info e servizi a tutte le ore e in ogni parte del mondo) e che oggi, forse anche per colpa dell’età che avanza, si sentono in realtà costretti, intrappolati, inadeguati a questo web che avanza e che invece di aiutarti ti rende la vita talvolta impossbile.

MA CI SARA’ UNA VIA DI MEZZO???

Lo staff concrete

Costruire un’agenda visiva

Cos’è e a cosa serve
L’agenda visiva è uno strumento caratterizzato principalmente da figure, molto utile soprattutto alle persone che hanno difficoltà di comunicazione. Serve a visualizzare le attività da svolgere, ad esempio: alzarsi al mattino, lavarsi, pranzare, fare i compiti, giocare, uscire, fare la spesa, andare a letto, aiutare nelle faccende di casa. 

L’agenda può essere costruita giornalmente, settimanalmente o mensilmente a seconda delle attività del soggetto.

Perché visiva
Le persone con autismo o con disabilità intellettiva sono inclini a interpretare, comprendere e memorizzare meglio le figure piuttosto che i suggerimenti verbali. 

Come si costruisce
È importante creare una sequenza temporale (mattina, pranzo, pomeriggio, sera). 
Servono simboli facilmente riconoscibili dal bambino o adulto e rintracciabili nella vita di tutti i giorni (possono essere visivi; tattili; sonori; olfattivi. 
Lo stesso oggetto o immagine va usata ogni qual volta si rappresenta quella determinata attività.
Importante è dare un nome ad un luogo o ad un’attività che sia sempre lo stesso.
Si possono usare si possono sia immagini grafiche che fotografie. 

Come si usa

  • Indicare al bambino o all’adulto l’attività che deve svolgere e ricordargliela sempre.
  • Se possibile, staccare l’immagine e portarla con sé nel luogo dove si svolge l’attività.
  • Riportare sull’agenda l’immagine alla fine dell’attività (per definirne la fine di quella in atto e l’inizio della nuova).

Per quanto tempo va utilizzata un’agenda?
Fino a quando il soggetto non ha memorizzato bene tutti gli step da compiere per svolgere l’attività nella maniera corretta.

Che materiale serve

  • Immagine grafiche o fotografie.
  • Un cartellone o un quaderno dove poter attaccare le varie figure.
  • Velcro, in modo da poterle staccare e riattaccare.

Vi mostriamo l’agenda visiva di Benedetta, che frequenta il nostro CSE, e di Gianluca, affiancato a scuola da uno dei nostri educatori.

Articolo originale a cura del Balzo:

Lo staff concrete