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Dicembre é finalmente arrivato!
Uno dei mesi più attesi dell’anno, soprattutto dai più piccolini.
Questo é l’ultimo, il dodicesimo mese, quello che nonostante il suo freddo, ci fa sognare con la sua atmosfera magica: le luci, le canzoni natalizie, i regali, i cenoni , i propositi per l’anno che segue…
L’ aria che si respira nelle nostre città nel periodo natalizio, ha un potere così grande da riuscire a scaldare tutti e a non far sentire nessuno solo, tuttavia, é soltanto una condizione apparente, perché ha allo stesso tempo la capacità di far scaturire molte riflessioni ed emozioni, ad esempio la malinconia, per la mancanza di qualcuno caro o la gratitudine di poter condividere questi momenti con le persone amate: la famiglia.

La famiglia, proprio questa, é un’ entità essenziale per la vita di ogni essere umano,  però non tutti hanno la possibilità di averla per varie ragioni ,oppure, ancora peggio, sono stati allontanati da essa.
La solitudine é uno degli aspetti contrastanti di queste festività, che affligge molti individui, di conseguenza, a Roma, nel 2012, Maria Simona Bellini, mamma di una ragazza con una grave patologia rara e animatrice di diversi gruppi di famiglie su Facebook, ha dato vita a “Il Nostro Natale”, una iniziativa che permette alle famiglie con disabili di poter trascorrere la Viglia di Natale, Santo Stefano e il Capodanno, tutti insieme, divisi in gruppi, a seconda della città e la quantità di adesioni.


Tutto é iniziato, quando un giorno, scambiandosi i regali con altri genitori di bambini disabili, la signora Bellini, si é resa conto che sarebbero stati tutti soli durante il Natale, perché a causa delle condizioni dei propri ragazzi, sono stati allontanati dalle famiglie, che non riescono a tollerare e comprendere i deficit dei loro figli.
L’iniziativa é stata accolta con grande  successo: é riuscita a stravolgere gli animi e la giornata di 20 famiglie che volevano semplicemente sentirsi liberi, compresi e accolti.
L’ organizzazione nel tempo é riuscita a coinvolgere sempre più famiglie, dal nord al sud di tutto lo stivale.

È sempre incoraggiante sapere che ci può essere la soluzione ad ogni problema e come ci ricorda la canzone Bianco Natal:

spera anche tu,
è Natale non soffrire più.

Buon Dicembre, buone feste e soprattutto buona compagnia!!!

– articolo a cura di Lavinia Fontana

Molte persone pensano erroneamente che la disabilità impedisca di avere animali domestici, mentre in realtà nella maggior parte dei casi non è così. Ovviamente, bisogna tenere conto delle proprie capacità e del tipo di animale che si desidererebbe avere per compagnia, ma in molti casi si tratta solo di reinventarsi o trovare stratagemmi e prendersi cura di un animale diventa assolutamente possibile, oltre che piacevole: un animale domestico porta compagnia ed affetto e diventa in tutto e per tutto un membro della famiglia.

Ad esempio, la nostra segretaria Maria Rosa ormai da due anni e due mesi vive insieme ad una bellissima coniglietta di nome Cookita e riesce a prendersene cura senza problemi (anche se Cookita a volte è un po’ dispettosa). Un coniglio fa molta compagnia e non è un animale particolarmente impegnativo, ma comunque c’è da tenere pulito l’ambiente dove vive e specialmente la lettiera. Trasportare pesanti sacchi di pellet può però essere parecchio scomodo per chi ha qualche difficoltà motoria. Maria Rosa si è però inventata uno stratagemma per aggirare il problema: anziché il pellet ha cominciato ad usare le traversine assorbenti per animali a cui Cookita si è abituata senza problemi. Dopo aver scoperto che i conigli sono golosi di uvette, Maria Rosa ha utilizzato questo dolce stratagemma per abituare la sua coniglietta ad utilizzare le traversine per fare i propri bisogni. Un altro vantaggio nell’avere un coniglio da compagnia sta nel fatto che i conigli sono animali molto puliti e quindi non hanno tendenzialmente bisogno di toelettatura come i cani (a meno di casi particolari e sempre prescritti da un veterinario). L’unico impegno iniziale sarà portare a far sterilizzare il coniglio da un veterinario specializzato in animali esotici e successivamente portarlo a fare le vaccinazioni protettive prima dell’estate una volta all’anno. Se darete tanto amore, giochi, verdura fresca ed un ambiente pulito al vostro coniglietto, state sicuri che ricambierà il vostro affetto.

Anche la nostra segretaria Sara vive insieme ad alcuni animali domestici, tra cui cani e gatti. Facendo un po’ di fatica a piegarsi, ha trovato il modo di aggirare il problema dando il cibo ai gatti direttamene su un tavolo e ponendo anche la vaschetta con la lettiera su un rialzo, in modo che sia facilmente raggiungibile, per essere pulita agevolmente. I cani sono leggermente più impegnativi perchè vanno portati fuori a fare la passeggiata giornaliera, ma se sono stati bene educati fin da piccoli, staranno vicini al loro padrone senza tirare. La cosa migliore sono i cani piccoli, perchè quando sono stanchi possono essere presi in braccio in carrozzina o fatti riposare in una borsa apposita. Una cosa che può essere di ulteriore ausilio a chi possiede un animale domestico ma ha qualche difficoltà in più a spostarsi sono i veterinari che prestano anche servizio a domicilio. Inoltre, per chi ha un cane un po’ vecchiotto che ha difficoltà a spostarsi, c’è la possibilità di contattare anche servizi di toelettatura a domicilio, in modo da garantirgli un pelo sempre pulito e curato.

Gli animali domestici non sono solamente una forma di compagnia e dei veri e propri membri della famiglia: esistono anche cani addestrati appositamente per essere un aiuto in casa a portatori di disabilità, non solamente cani guida per disabili visivi o audiolesi, ma anche disabili motori.

Un cane ben addestrato può infatti diventare un aiuto fondamentale per il raggiungimento dell’autonomia per le persone con disabilità motoria. Un cane può infatti aiutare il proprio padrone in molti modi, come ad esempio, raccogliere un oggetto caduto, portare oggetti di uso comune come telecomando, giornale o una bottiglietta d’acqua. Ci sono persino cani in grado di aiutare il padrone a fare la spesa al supermercato. E in cambio chiederanno solo un bocconcino ed una carezza, oltre al vostro affetto incondizionato. L’unica triste notizia in questa bella realtà è che questo tipo di cani da assistenza, a differenza dei cani guida per ciechi, non sono finanziati in alcun modo dallo stato, quindi il padrone è costretto anche a sostenere tutte le spese mediche e per il sostentamento del cane, oltre che quelle per l’addestramento specifico che, purtroppo non sono economiche. Fortunatamente, molte associazioni che si occupano di formare questo tipo di cani specializzati, spesso cercano dei finanziatori esterni in modo da poter abbassare notevolmente i costi per il disabile che sceglierà di adottare uno di questi cani.

Insomma una bella realtà che speriamo si sviluppi al meglio, per portare compagnia ed aiuto nelle case di tutte le persone che desiderino accedere a questa preziosissima risorsa!

Articolo a cura di Luisa Cresti, Maria Rosa Stassi e Sara Gallione.