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La classe non si spacca

Progetto contro il bullismo per le scuole del sud milanese

Il Balzo Onlus – Kick and Punch – Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco

Bullismo a scuola

A novembre 2019 nell’Istituto Calvino di Rozzano si è registrato un episodio di bullismo nei confronti di una studentessa con disabilità.

L’episodio in questione riguarda una classe prima dell’Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco, dove si è verificato un atto di bullismo nei confronti di una ragazza con disabilità – che tra l’altro segue uno dei nostri percorsi educativi.

I suoi compagni di classe hanno pubblicato sui social (facebook, Instagram) dei video che ritraevano la ragazza, per questo possiamo aggiungere che si sia trattato anche di cyberbullismo, prendendosi beffa di lei.

I tre studenti responsabili, individuati dal corpo docente, sono stati sospesi: da un confronto tra i docenti e la nostra equipe educativa è nata l’ipotesi di far trascorrere il periodo di sospensione presso i nostri Centri Diurni per adulti con disabilità. E così è stato. I tre ragazzi, in sedi e orari diversi, hanno trascorso con noi i loro giorni di sospensione da scuola.

Questa esperienza si è rivelata utile ai fine della sensibilizzazione e rieducazione dei ragazzi.

Per questo abbiamo stretto una convenzione con la scuola superiore dell’Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco per cui gli studenti sospesi dalle lezioni per sanzioni disciplinari soprattutto legate ad episodi di bullismo, trascorreranno con noi i loro giorni di sospensione.

La classe non si spacca

Il fenomeno del bullismo non è limitato alla coppia bullo-vittima ma coinvolge tutto il gruppo di riferimento, gruppo in cui possiamo individuare queste altre figure: aiutante del bullo, sostenitore del bullo, difensore della vittima, esterno (colui che sa ma preferisce non intervenire).

All’interno delle varie forme di disimpegno morale, vorremmo soffermarci su quei meccanismi che si concentrano sul ruolo della vittima, sulla disumanizzazione secondo la quale chi subisce viene privato della sua dignità, parificato a un essere inferiore che merita ciò che gli accade.

Vorremmo provare a ribaltare questa logica, mostrando al gruppo, e quindi anche ai cosiddetti bulli,  che ogni persona fragile ha i propri punti di forza e ha delle caratteristiche ben precise che possono essere apprezzate e possono diventare risorsa per il gruppo stesso.

Accanto ai progetti messi in atto per gli studenti sospesi, ci siamo interrogati anche sul supporto che l’intero gruppo classe ha dato durante l’episodio:

molti alunni hanno ricoperto il ruolo di “esterno” , descritto in letteratura come colui che non prende posizione alcuna, mettendo a sua volta in atto il meccanismo di disimpegno morale di cui si è parlato in premessa.

Si è pertanto pensato di coinvolgere la classe in questione, e altre indicate dal corpo docente, in una attività di sensibilizzazione e informazione che faccia capire loro quanto le persone con disabilità possano essere una risorsa inaspettata  perché detentori di saperi e talenti specifici, particolari e ingaggianti.

Per questo è nato il progetto La classe non si spacca, insieme all’Istituto Calvino di Rozzano e Noverasco e al campione del mondo di boxe Angelo Valente.

Ogni venerdì mattina cinque adulti che frequentano il nostro centro socio educativo seguono un corso di boxe alla palestra Kick And Punch a Pieve Emanuele.

Crediamo molto nel valore dello sport e nei benefici psicofisici legati al movimento:

infatti i nostri programmi educativi prevedono sempre discipline sportive come piscina, ippoterapia, palestra, yoga, baskin.

In particolare, abbiamo osservato che la boxe aumenta la fiducia in sé stessi, aiuta a combattere lo stress, allena i riflessi, rafforza i muscoli.

La proposta per le scuole

Alle scuole proponiamo due allenamenti di boxe per ogni classe, con Angelo Valente e i ragazzi del Balzo.

Gli studenti e i ragazzi con disabilità si alleneranno insieme il lunedì mattina, guidati dal maestro di boxe Angelo Valente.

L’obiettivo del progetto è contrastare fenomeni di bullismo nelle scuole del territorio sud milanese attraverso l’inclusione e la conoscenza profonda e con sguardo nuovo dell’altro ritenuto diverso.

Articolo a cura del Balzo

Intervista a Mirko: vi racconto tre percorsi educativi a domicilio

Davide e e Selene hanno intervistato Mirko, che lavora al Balzo da 3 anni.

Quante persone segui con percorsi educativi a domicilio?
Seguo tre ragazzi: Claudio, Matteo, e Alessio.

Che tipo di disabilità hanno?
Claudio è su sedia a rotelle, ha una semi paresi sul lato sinistro del viso e un lieve ritardo cognitivo. 
Matteo ha un lieve ritardo evolutivo con sintomatologia ossessiva, mentre Alessio è un ragazzo con autismo.

Che tipo di programma svolgi? La famiglia che ruolo ha?
Il programma viene concordato con la famiglia in base agli obiettivi che vuole che il ragazzo raggiunga. 

Varia in base alle capacità della persona?
Certo! Utilizzo per ciascuno un metodo diverso sulla base delle loro conoscenze e competenze.
Matteo ad esempio, grazie ai percorsi educativi e alla sua determinazione, ha un lavoro, prende da solo i mezzi pubblici, frequenta la nostra Casa orca, dove ha imparato a farsi la barba, a cucinare, a rifare il letto.
Le attività che abbiamo pensato per Claudio e Alessio invece sono più ludico ricreative e volte a rafforzare le capacità relazionali e di comunicazione.

In che luogo si svolge?
Con Claudio prevalentemente a casa sua, anche se qualche volta usciamo.
Con gli altri due invece più sul territorio: con Matteo andiamo in Casa Orca, mentre con Alessio, oltre a lavorare in casa sulle abitudini legata alla cura di sé (fare la doccia ad esempio), stiamo imparando a prendere la metropolitana e a memorizzare le strade per tornare a casa.

Quali strumenti utilizzi?
Con Claudio i giochi, videogiochi – la sua passione – e libri.

Con Matteo il dialogo, alla scoperta dei suoi sentimenti e della sua  quotidianità.

Con Alessio sempre dialogare ma caratterizzato più da gesti a lui comprensibili.

Mediamente quanto dura un incontro educativo a domicilio?
La durata viene concordata con la famiglia, nello specifico: per Claudio due volte a settimana due ore ciascuna; Alessio una volta a settimana per due ore; invece per Matteo due una volta a settimana da due ore.

Quali obiettivi sei riuscito raggiungere fino ad ora?
Uno degli obiettivi per Claudio era far sì che riuscisse a condividere le sue passioni con qualcuno che gli è amico.
Matteo ha potenziato e acquisito nuove autonomie (vivere in casa da solo) e sconfitto un po’ la timidezza.
Alessio oggi è in grado di fare molte cose da solo, cose che fino a pochi mesi fa rinunciava a fare.

L’educatore da chi viene scelto?
Viene scelto dal coordinatore dei servizi educativi del Balzo in base alle caratteristiche della persona.

Che tipo di rapporto si è creato con la famiglia e con la persona?
Il rapporto è diventato molto confidenziale visto che li seguo da parecchi anni.

Articolo a cura de il balzo

Costruire un’agenda visiva

Cos’è e a cosa serve
L’agenda visiva è uno strumento caratterizzato principalmente da figure, molto utile soprattutto alle persone che hanno difficoltà di comunicazione. Serve a visualizzare le attività da svolgere, ad esempio: alzarsi al mattino, lavarsi, pranzare, fare i compiti, giocare, uscire, fare la spesa, andare a letto, aiutare nelle faccende di casa. 

L’agenda può essere costruita giornalmente, settimanalmente o mensilmente a seconda delle attività del soggetto.

Perché visiva
Le persone con autismo o con disabilità intellettiva sono inclini a interpretare, comprendere e memorizzare meglio le figure piuttosto che i suggerimenti verbali. 

Come si costruisce
È importante creare una sequenza temporale (mattina, pranzo, pomeriggio, sera). 
Servono simboli facilmente riconoscibili dal bambino o adulto e rintracciabili nella vita di tutti i giorni (possono essere visivi; tattili; sonori; olfattivi. 
Lo stesso oggetto o immagine va usata ogni qual volta si rappresenta quella determinata attività.
Importante è dare un nome ad un luogo o ad un’attività che sia sempre lo stesso.
Si possono usare si possono sia immagini grafiche che fotografie. 

Come si usa

  • Indicare al bambino o all’adulto l’attività che deve svolgere e ricordargliela sempre.
  • Se possibile, staccare l’immagine e portarla con sé nel luogo dove si svolge l’attività.
  • Riportare sull’agenda l’immagine alla fine dell’attività (per definirne la fine di quella in atto e l’inizio della nuova).

Per quanto tempo va utilizzata un’agenda?
Fino a quando il soggetto non ha memorizzato bene tutti gli step da compiere per svolgere l’attività nella maniera corretta.

Che materiale serve

  • Immagine grafiche o fotografie.
  • Un cartellone o un quaderno dove poter attaccare le varie figure.
  • Velcro, in modo da poterle staccare e riattaccare.

Vi mostriamo l’agenda visiva di Benedetta, che frequenta il nostro CSE, e di Gianluca, affiancato a scuola da uno dei nostri educatori.

Articolo originale a cura del Balzo:

Lo staff concrete

Incontro gratuito rivolto a genitori.

Esplorare, significare e comprendere
il tema della sessualità e dell’affettività nella disabilità cognitiva

25 gennaio dalle 10.00 alle 12.00
Il Balzo – Via Roma 89, Rozzano
Insieme a Sara Balducci – consulente pedagogica.

Il tema della sessualità e dell’affettività nella vita di persone con disabilità cognitiva è estremamente attuale, complesso e importante. Il dibattito è ricco di nuovi stimoli e più aumenta la consapevolezza di questo bisogno fondamentale della vita dell’individuo, più si percepisce con urgenza il bisogno di prendersene cura.

Pensiamo che la possibilità di esprimere la propria sessualità per una persona, sia prima di tutto una formidabile risorsa di sviluppo e crescita. Pertanto desideriamo aiutare genitori e chi opera nei diversi settori educativi a prendere in carico questo bisogno e la richiesta che ne deriva.

INCONTRO CON I GENITORI L’incontro con le famiglie sarà utile ad affrontare insieme difficoltà e potenzialità, cercando di accrescere la propria consapevolezza, condividere pensieri, fatiche ed esperienze vissute, riconoscere le proprie modalità di intervento, accogliere punti di vista differenti sulla questione e promuovere alternative possibili.

CON CHI?
La dr.ssa Sara Balducci si occupa di fornire supporto in contesti educativi, scolastici e privati, attraverso consulenze pedagogiche, formazioni e supervisioni.

Per iscriverti clicca qui: https://forms.gle/CL9cFZyS9NGDuhJ29

All’incontro del 25 gennaio ne seguirà un altro l’1 febbraio per approfondire i temi trattati.

Per informazioni:
info@ilbalzo.com – 0257505264 – www.ilbalzo.com

I bambini e il momento dei pasti: il benessere è nelle loro mani.

Sabato 9 novembre alle ore 11:00 il Balzo organizza un evento per parlare di benessere e nutrizione, a misura di bambino!

Si tratta di un incontro informativo sui temi della nutrizione: impareremo a preparare piatti equilibrati e nelle giuste proporzioni di nutrienti.

Con l’aiuto del Nutripiatto, un vero piatto colorato e utile a comporre pietanze nelle giuste porzioni, e ad una guida didattica/ricettario, impareremo a conoscere i nutrienti e a preparare pasti equilibrati per i bambini.
Tutti i partecipanti riceveranno in regalo il Nutripiatto e la guida didattica/ricettario.

Nutripiatto - schema

Nutripiatto è stato realizzato da Nestlé con la supervisione scientifica dell’ Università Campus Bio-Medico di Roma e della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.
Il progetto rientra nel più ampio programma internazionale Nestlé for Healthier Kids, che intende aiutare, entro il 2030, 50 milioni di bambini a vivere in modo più sano.

IMPORTANTE: L’invito è rivolto esclusivamente ai genitori di bambini con disabilità cognitiva.
Durante l’evento sarà attivo un servizio di babysitting gratuito curato dagli educatori professionali della cooperativa Il Balzo.

I posti disponibili sono solo 50. Iscrizione obbligatoria inviando una mail a: comunicazione@ilbalzo.com
Specificare nella mail se si intende usufruire del servizio di babysitting.

Link all’evento facebook.


Il Balzo è nato nel 2006 dall’evoluzione dell’associazione A.Ge.Ha Onlus (Associazione Famiglie per la Tutela dei Diritti delle Persone con Disabilità) fondata nel 1978 da un gruppo di genitori di persone con disabilità, con lo scopo di sostenersi vicendevolmente e di tutelare i diritti dei disabili.

Un’equipe multidisciplinare costituita da educatori professionali, tecnici ABA, psicologi, fisioterapisti, musicoterapisti, arteterapisti.

Il Balzo si occupa di:

  • Percorsi socio-educativi personalizzati, individuali e di gruppo, per bambiniadolescenti e adulti con disabilità.
  • Percorsi educativi a domicilio.
  • Interventi educativi a scuola.
  • Progettazione e sperimentazione di percorsi di vita autonoma legati al dopo di noi.
  • Formazione e parent training.