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Buongiorno, viaggiatori!
La nostra giornata ad Helsinki è stata purtroppo funestata da un po’ di pioggia, ma questo non ci ha impedito di passare una bella giornata!
Abbiamo cominciato un un  bel giro del porto della città, seguita da un ottimo pranzo!

Abbiamo poi proseguito il nostro giro, ben equipaggiati per affrontare qualsiasi tempo atmosferico!

Buongiorno, viaggiatori!
Questa mattina ci siamo svegliati di buon’ora e, approfittando del bel tempo, abbiamo deciso di fare una bella escursione ad Helsinki, capitale della Finlandia, prendendo il traghetto da Tallinn!

Il nostro fidato mezzo, pronto ad imbarcarsi:

E durante la traversata, una sosta rilassante al bar del traghetto da Tallinn ad Helsinki!

Saluti a tutti da Vilnius, in Lituania!

Vilnius è la capitale e la città più popolosa della piccola repubblica di Lituania. Città caratterizzata da una sorprendente varietà di culture e stili architettonici, vanta un centro storico barocco tra i più estesi e meglio conservati d’Europa, dichiarato patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Intorno al centro barocco, si mescolano tutta una serie di edifici di diversi stili: si va dal gotico, al classico, al rinascimentale e persino agli splendidi palazzi art nouveau! Inoltre sono moltissime le chiese che costellano la città, divise tra ortodosse e cattoliche.

Non potevamo certo lasciarci sfuggire l’occasione di farci una foto davanti al famoso campanile della Cattedrale neoclassica dei Santi Stanislao e Ladislao!

Vilnius è davvero una città affascinante, perché qui culture e religioni, sacro e profano si mescolano armoniosamente. Pensate che è l’unica città al mondo ad aver dedicato una statua al famoso musicista Frank Zappa! Inoltre gli spazi verdi non mancano e sono tutti molto curati: basta fare due passi per respirare un po’ di aria fresca e riposarsi all’ombra degli alberi.

Insomma, è stato uno splendido inizio per questa nuova avventura!
Nei prossimi giorni visiteremo Riga!

Il giornalista Simone Fanti, che scrive per Invisibili – Corriere della Sera, ha viaggiato con noi in Giappone. Questo è il racconto della sua esperienza, una lettura consigliata per tutti. 

Buongiorno, viaggiatori!

Ultimo giorno in Sicilia con visita alla splendide città di Modica e Ragusa!

Città di origini neolitiche, Modica è il capoluogo storico del territorio oggi pressoché corrispondente al Libero consorzio comunale di Ragusa. Fino al XIX secolo è stata capitale di una Contea che ha esercitato una vasta influenza politica, economica e culturale, tanto da essere stata annoverata tra i feudi più potenti del mezzogiorno. Come retaggio di una perduta centralità politica, è rimasta la quarta città più importante della Sicilia (dopo Palermo, Catania e Messina) fino alla prima metà del XX secolo e ancora oggi rappresenta un fondamentale punto di riferimento per il territorio sud-orientale dell’isola.

Modica vanta un ricco repertorio di specialità gastronomiche, risultato della contaminazione delle diverse culture che l’hanno dominata. Oggi è nota soprattutto per la produzione del tipico cioccolato di derivazione azteca.

La spettacolare facciata del Duomo di San Giorgio in Modica, con la sottostante scenografica scalinata. Viene spesso indicato e segnalato come monumento simbolo del Barocco siciliano tipico di questo estremo lembo d’Italia. È stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Veduta panoramica di Modica, con al centro il Duomo di San Pietro. Un documento del vescovo di Siracusa ne attesta l’esistenza in sito nel 1396, ma la data della sua prima edificazione è da collocarsi dal 1301 al 1350 circa, come attestato dallo storico secentesco Placido Carrafa. Eretta in collegiata con bolla di Clemente VIII del 2 gennaio 1597, due secoli dopo per Decreto Regio di Carlo III di Borbone (1797), ed in seguito a secolare disputa, è stata dichiarata Chiesa Madre al pari di San Giorgio, la chiesa “ufficiale” dei Conti. Fa parte anch’essa della lista dei Monumenti Bene dell’Umanità dell’UNESCO.

Dopo aver visitato Modica, ci siamo spostati a Ragusa!

Ragusa è chiamata la “città dei ponti”, per la presenza di tre strutture molto pittoresche e di valore storico, ma è stata definita anche da letterati, artisti ed economisti come “l’isola nell’isola” o “l’altra Sicilia”, grazie alla sua storia e ad un contesto socio-economico molto diverso dal resto dell’isola. Nel 1693 un devastante terremoto causò la distruzione quasi totale dell’intera città, mietendo più di cinquemila vittime. La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, la divise in due grandi quartieri: da una parte Ragusa superiore, situata sull’altopiano, dall’altra Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell’antica città e ricostruita secondo l’antico impianto medioevale.

I capolavori architettonici costruiti dopo il terremoto, insieme a tutti quelli presenti nel Val di Noto, sono stati dichiarati nel 2002 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ragusa è uno dei luoghi più importanti per la presenza di testimonianze d’arte barocca, come le sue chiese ed i suoi palazzi settecenteschi.

La chiesa di San Giuseppe è situata a Ragusa Ibla, uno dei due quartieri storici della città, in piazza Pola (l’antica Piazza Maggiore) e sorge sui resti della chiesa di San Tommaso andata completamente distrutta nel terremoto del 1693. L’opera, attribuita a Rosario Gagliardi, rappresenta insieme alla chiesa di San Giorgio, uno dei gioielli del barocco siciliano.

La chiesa di San Vincenzo Ferreri è situata in piazza G.B. Hodierna, all’ingresso dei Giardini Iblei. La chiesa è sconsacrata e, da dicembre del 2010, è adibita ad auditorium pubblico. Costruita agli inizi del XVI secolo, non fu particolarmente danneggiata dal terremoto, però probabilmente subì qualche modifica. Ha un prospetto lineare molto semplice che presenta due colonne con capitelli corinzi e un timpano, spezzato da un finestrone. Particolare è il campanile impreziosito da fasci di pietre policrome. L’interno è affrescato con pitture murali che rappresentano la Ragusa medioevale, all’esterno è presente un’antica meridiana risalente ai primi del XVI secolo.

Il Duomo di San Giorgio è una delle massime espressioni a livello mondiale dell’architettura sacra barocca, la chiesa antica sorgeva all’estremità est dell’abitato, dove si trova ancora l’antico portale. Fu riedificata al posto della chiesa di San Nicola, che fino al XVI secolo era stata di rito greco. È il principale luogo di culto cattolico di Ragusa, uno dei monumenti più importanti della città.