Oggi vogliamo portare all’attenzione dei nostri lettori un progetto che ci è stato segnalato e che abbiamo trovato molto interessante, tanto da richiedere un riflettore particolare.

Il progetto Wonder Grottole-Matera

Lo spirito di collaborazione e innovazione post covid, trova il suo massimo in progetti di questo tipo, che mettono dedizione alla ripresa del paese, sopratutto nel settore del turismo, senza dimenticare nessuno.

Grottole è uno dei borghi più affascinanti del sud italia, trasmette accoglienza ad ogni visitatore.
I punti di forza di questo piccolo ma straordinario borgo sono l’accoglienza, sostenibilità ed esperienze. Questa forte unione di caratteristiche riesce a creare un’esperienza di turismo sostenibile e solidale.

L’idea è stata quella di ridare vita alle case abbandonate nei centri storici creando una rete di turismo sostenibile. Se siete interessati ad un esperienza immersiva nel territorio, nella cultura. Se volete staccare la spina in maniera alternativa, il progetto Wonder Grottole-Matera è riuscito a creare ciò che fa per voi.

Di seguito lasciano il link per poter visitare la pagina ufficiale del progetto:

https://www.wondergrottole.it/

LA RIPRESA

Dopo mesi di fermo totale, il settore turistico ha ricominciato a muoversi, anche perchè è arrivata l’estate. Ma è un movimento faticoso, fatto di vacanze brevi o brevissime, spesso senza pernottamento, molte volte con colazioni al sacco.

Negli occhi delle persone, che si intravedono appena sotto la mascherina, si legge la diffidenza verso gli altri, oppure si incontrano le facce di quelli che non ce la fanno più a tollerare distanziamento e precauzioni e sono ormai “sbracati” in atteggiamenti di ipersocialità che probabilmente non avevano in precedenza.

Si vede e si sente che si tratta di una situazione anomala, ancora malata o al massimo all’inizio di una convalescenza, che mostra tutta la sua fragilità e precarietà.

Noi tutti invece, abbiamo bisogno, anche nella difficoltà e nella emergenza di risposte chiare, di azioni concrete, che ci diano la possibilità di ritornare ad una normalità anche se non è e non sarà tutto finito.

Dobbiamo riprendere a fare le cose che facevamo in precedenza, con la giusta attenzione per le precauzioni ma ricordandoci che molte delle disposizioni che ci hanno dato sono state date dalla non conoscenza del problema che porta a provvedimenti restrittivi a tutti i costi “ per non saper nè leggere nè scrivere”.

Ci saranno ancora delle vittime ma dobbiamo andare avanti: forse che prima la gente non andava nelle zone dove c’era la malaria? Ricordatevi che la malaria non ha vaccino e non esiste una profilassi che dia una copertura completa; nel 2019 ha avuto oltre 200.000.000 di casi nel mondo eoltre 400.000 decessi

(FonteISS https://www.epicentro.iss.it/malaria/epidemiologia-mondo).

E sempre i dati dell’Istituto Superiore di Sanità ci dicono che nel mondo nel 2018, parlando di AIDS, abbiamo avuto “soltanto” 1,7 milioni di nuovi casi che si sono aggiunti agli oltre 34 milioni di affetti in maniera cronica da questa patologia, e “soltanto” 770.000 decessi.

Molto probabilmente dobbiamo imparare a convivere bene con questa situazione, rispondendo anche nel nostro piccolo con azioni “normalizzanti”, senza farci condizionare dagli estremismi dei “tutti in casa” o dei “negazionisti” e soprattutto facendo attenzione a tutti coloro che in queste situazioni vogliono approfittarsi, arricchirsi, limitare la libertà degli altri e provare a dominare il mondo.

La storia ci insegna che ancora oggi in Italia esistono feroci disparità di classe, religione, sesso. Il problema si intensifica quando questi fattori di scontro diventano uno status symbol del paese, che ne fa una bandiera per i propri interessi personali… o meglio elettorali , perchè si, l’Italia vive in un permafrost Siberiano di campagna elettorale, duro da sciogliere, e al passo con i tempi (twitt, insta, FB).


Ma forse le lunghe battaglie e questo periodo che ha messo in naftalina molti cervelli hanno portato ad una consapevolezza maggiore verso categorie che spesso vengono messe in ombra, dimenticate, dove viene fatto il minimo indispensabile. Ad oggi gli invalidi civili in Italia non ricevono garanzie tali e mezzi per vivere dignitosamente e trovare una loro indipendenza.


La notizia è fresca di questi giorni, la Corte Costituzionale ha emanato una sentenza molto importante riepilogata di seguito:


Alle persone completamente inabili al lavoro la legge italiana assegna 285 euro al mese. Non sono sufficienti – ha stabilito la Consulta – a soddisfare i bisogni primari della vita. È perciò violato il diritto al mantenimento che la Costituzione garantisce
L’assegno dovrà essere portato a 516 euro. Questo incremento dovrà d’ora in poi essere erogato a tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni, salvo abbiano altri redditi che li portino sopra una certa soglia. La Corte ha stabilito che la propria pronuncia non avrà effetto retroattivo ma dovrà applicarsi per il futuro.

Un piccolo passo verso il cambiamento, il consapevolizzare che tutte le persone esistono e hanno pari diritti e dignità, un piccolo passo verso una società più empatica… un piccolo passo che dovrà trasformarsi in un lungo cammino, altrimenti si inciampa.

Centro estivo e invernale – 1,2,3..balzo!

Sono aperte le iscrizioni al centro estivo 1,2,3..balzo! in partenza lunedì 29 giugno!
Per informazioni clicca qui:
https://www.ilbalzo.com/centro-estivo-2020-richiesta-informazioni/

Per sapere di più sul centro estivo:
https://www.ilbalzo.com/centro-estivo-e-invernale/

Periodo di attivazione:
Da giugno a luglio – 8 Settimane per il centro estivo
Durante le vacanze natalizie per quello invernale.
Orario: dal lunedì al venerdì – dalle 9 alle 15,30.

Per informazioni: Marilena Frontino – ilbalzabimbi@ilbalzo.com – 02 22227678

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Non siamo più abituati a scrivere. Facciamo fatica a tenere una penna in mano e anche quando usiamo la tastiera, spesso preferiamo “un vocale” alla digitazione di un testo.

Scrivere è però molto importante perché ha una capacità di sintesi e di comprensione che il parlato non ha.

Se vogliamo esprimere una idea, un concetto, complesso o complicato che sia, al quale siamo arrivati dopo lunghe meditazioni, e/o con un improvvisa meditazione, importante è che scriviamo subito un appunto, in modo da non perdere i passaggi di come siamo arrivati a quell’idea; poi con calma la sistemeremo, la ripuliremo, per renderla intellegibile a tutti.

Tante volte ho trovato ridicolo ed eccessivo il fatto che alcune persone prendano appunti in molti momenti della loro vita e invece mi sono dovuto ricredere. Anche se credo ancora che la memoria, finchè funziona, sia il migliore archivio dei nostri ricordi, sono sempre più convinto che la scrittura sia la miglior maniera di fissare i nostri pensieri, soprattutto se vogliamo trasmetterli agli altri, soprattutto se pensiamo possano essere utili agli altri.

Certamente le immagini sono importanti ed evocative e di grande complemento al testo, ma quanti libri sono senza immagini eppure ci hanno fatto stare svegli notti intere per la loro potenza evocativa e descrittiva, mentre quando guardiamo un immagine se ci colpisce profondamente sentiamo il bisogno di commentarla e se il commento è importante vogliamo scrivere il nostro pensiero in merito.

Che grande scoperta è stata la scrittura che ha permesso a popoli, distanti tra loro migliaia di anni e/o migliaia di chilometri di entrare in contatto, di comunicare. NON PERDIAMO QUESTO GRANDE TESORO MA ANZI CERCHIAMO DI VALORIZZARLO SEMPRE DI PIU’